Prolungamento dell'accordo tra la compagnia aerea e i Gunners, che agganciano il Chelsea tra i club più pagati. Lo United resta davanti a tutti
L'Arsenal ha annunciato di aver prolungato l'accordo di sponsorizzazione con Emirates fino al 2023/2024. "E' il contratto di sponsorizzazione più ricco mai firmato dal club" ha annunciato la società senza specificare le cifre. I londinesi, comunque, dovrebbero incassare 200 milioni di sterline in cinque anni ovvero 40 milioni di euro annui. Agganciati così i rivali del Chelsea, che incassano la stessa cifra dallo sponsor Yokohama Tyres.
"La sponsorizzazione sulla nostra maglia è la più duratura della Premier League e una delle più lunghe nel mondo dello sport" ha detto Ivan Gazidis, direttore esecutivo dell'Arsenal. Il nuovo accordo tra i Gunners e la compagnia aerea di Dubai (che andava in scadenza nell'estate 2019) va a saldare l'intesa nata nel 2004 e che ha portato il nome Emirates a comparire sulle maglie biancorosse dal 2006. E dal 2006 il club ha ceduto alla Emirates anche i "naming rights" dello stadio, sorto sulle ceneri del vecchio e mitico Highbury.
La stampa inglese non ha dubbi sulle cifre: 40 milioni di sterline l'anno per l'Arsenal che fa un deciso balzo in avanti nella classifica delle squadre che incassano di più dagli sponsor sulle maglie. Il primo posto resta saldamente in mano al Manchester United, che con Chevrolet ha un accordo da 559 milioni di dollari per sette anni: tradotto, sui 60 milioni di euro all'anno. Dietro c'è il Barcellona che per mettere lo sponsor Rakuten sulle maglie guadagna oltre 50 milioni. Ma gli introiti blaugrana non si fermano certo qui visto che pochi giorni fa è stato siglato un ulteriore accordo con Beko che garantisce 57 milioni per comparire sulle magliette da allenamento. Il podio è poi completato, come detto, da Chelsea e Arsenal.
In Italia la squadra che incassa di più è la Juventus, a cui la Fiat garantisce 17 milioni annui a cui vanno sommati i 3 di Cygames per apparire sul retro della divisa bianconera. Cifre consistenti che dimostrano, però, una volta di più la distanza del calcio italiano rispetto alle big d'Europa in termini di incassi.