Secondo il quotidiano serbo, l'agguato avvenuto fuori dalla villa di Kovacevic in Grecia sarebbe stato orchestrato dallo spagnolo
La vicenda Kovacevic si tinge sempre più di giallo. L'ex attaccante di Juve e Lazio, attuale dirigente dell'Olympiacos, è stato vittima di un attentato fuori dalla sua villa in Grecia a inizio gennaio, quando un uomo alla guida di una Smart ha sparato nella sua direzione prima di fuggire ferendolo in modo lieve. Ignote le cause dell'agguato, ma secondo il Telegraf, quotidiano serbo, ad organizzare il tutto sarebbe stato un ex compagno di squadra dell'ex attaccante: Raul Bravo.
Kovacevic e Raul Bravo hanno giocato insieme all'Olympiacos tra il 2007 e il 2009. Il Telegraf non spiega il motivo del tentato omicidio (o dell'avvertimento) nei confronti dell'ex attaccante, ma sembra essere assolutamente certo che il responsabile sia Raul Bravo. Come racconta il quotidiano, l'agguato sarebbe stato opera di professionisti: l'auto, rubata a Salonicco ad ottobre con targhe appartenenti ad un'altra vettura, è stata ritrovata bruciata a 700 metri dalla villa dell'ex giocatore, insieme alla pistola utilizzata.
Il mistero si infittisce, il movente dell'agguato è ancora ignoto e le indagini sulla sparatoria sono ancora in corso: Kovacecic ha testimoniato due volte con la polizia greca rivelando di non essere mai stato ricattato e non avrebbe mai fatto il nome di Raul Bravo. Inoltre c'è il giallo del proiettile: non è mai stato trovato e questo porterebbe gli inquirenti a pensare che l'arma fosse scarica e sia stata utilizzata solo per spaventare il 46enne serbo.