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L'ACCUSA

Barça di nuovo nella bufera: avrebbe corrotto il vice presidente degli arbitri

Per tre anni, tra il 2016 e il 2018, il club catalano avrebbe pagato quasi 1,4 milioni di euro a una società privata riferibile al dirigente dei fischietti spagnoli

16 Feb 2023 - 17:20

Abbondantemente in testa alla Liga e alla vigilia del big match dell'Europa League con il Manchester United, il Barcellona si ritrova al centro dell'ennesima bufera. Per tre anni, tra il 2016 e il 2018, il club catalano avrebbe pagato quasi 1,4 milioni di euro a una società privata riferibile a José María Enríquez Negreira, che all'epoca dei fatti era il vice presidente del Comitato tecnico degli arbitri. Secondo quanto riportato dall'emittente Ser Catalunya, l'inchiesta è partita in seguito di una verifica fiscale alla stessa società, la Dasnil 95 SL, di cui esiste un solo socio, ovvero Negreira, riguardante la tassazione di quei 1,4 milioni di euro, e la Procura catalana ha aperto un'indagine.

La notizia è stata confermata dal diretto interessato che però ha assicurato alla Ser che non c'è mai stato un trattamento di favore per il club blaugrana e che questi pagamenti, per i quali non ha fornito fatture, erano dovuti a un lavoro di consulenza, che consisteva nello spiegare ai giocatori come dovevano comportarsi durante gli incontri con gli arbitri e cosa potevano o non potevano fare a seconda di chi dirigeva.

Un fulmine a ciel sereno sulla Liga per il quale non si è fatta attendere la risposta Barcellona ha pubblicato una nota in risposta, con la sua versione di quanto accaduto: "Il Barcellona si rammarica che queste informazioni appaiano proprio nel miglior momento sportivo di questa stagione. Il club intraprenderà un'azione legale contro chiunque rovini l'immagine del Club con possibili insinuazioni contro la reputazione dell'entità che potrebbero derivare da queste informazioni".

A rincarare la dose in difesa del Barça il presidente Joan Laporta: "Da parte del Barcellona, qualsiasi interpretazione capziosa, tendenziosa che insinui cose che non lo sono, riceverà dal club la risposta proporzionata e adeguata. Ci riserviamo tutte le azioni che sono necessarie per difendere l'onore e gli interessi del Barcellona".

LA FEDERCALCIO SPAGNOLA: "NEGREIRA LICENZIATO NEL 2018"
"Dopo le elezioni per la presidenza della Rfef alla fine di maggio 2018, con l'arrivo dell'attuale squadra di governo, la guida del Cta, il Comitato tecnico degli Arbitri, è stata rinnovata, licenziando i precedenti amministratori, tra cui Enríquez Negreira". E' quanto chiarisce in una nota la Rfef, la Federcalcio spagnola, in merito al caso del pagamento versato dal Barcellona (quasi 1,4 milioni di euro), dal 2016 al 2018, a una società privata riferibile a Negreira. La Rfef precisa di richiedere, "oltre alla dichiarazione di non conflitto di interessi da parte di tutti i membri dei vari organi e dipendenti, una dichiarazione estesa firmata da tutti i membri delle commissioni disciplinari e nomina arbitrale in cui sono obbligati a dettagliare qualsiasi reddito, indipendentemente da quanto ricevuto dalla federazione, al fine di poter valutare e verificare l'effettiva e reale assenza di conflitti di interesse". Inoltre la Rfef informa che la sua commissione disciplinare ha "avviato una richiesta di informazioni riservata sia ai responsabili del Cta che del Barcellona" e "di aver accettato di comparire nei procedimenti legali" sulla questione. "Non appena saranno disponibili informazioni sufficienti, la Rfef adotterà le misure corrispondenti nel quadro della legalità che deve prevalere in tutte queste situazioni"

TEBAS: "IMPOSSIBILI SANZIONI SPORTIVE"
Il Barcellona non rischia nulla sul piano sportivo per aver pagato per tre anni, tra il 2016 e il 2018, quasi 1,4 milioni di euro a una società privata riconducibile a José María Enríquez Negreira, all'epoca dei fatti vice presidente del Comitato tecnico degli arbitri della Federcalcio spagnola. Lo ha annunciato il presidente della Liga, Javier Tebas. "Non sarà possibile per il Barcellona ricevere sanzioni disciplinari. Sono passati cinque anni, per questo tipo di reati la prescrizione è di tre anni - ha spiegato - . A livello sportivo non è punibile, potrebbe esserlo invece in ambito penale. La Procura sta indagando sui fatti per verificare se ci sia stato da parte di privati un tentativo di truccare delle partite. Vedremo come andrà a finire l'inchiesta".

A parlare anche l'ex presidente del club, Bartomeu che ha assicurato come i rapporti esistevano già almeno dal 2003 e i pagamenti sono stati sospesi per "una politica di taglio". La stessa versione è stata confermata dal CdA di Sandro Rosell, mentre l'ex vicepresidente Joan Gaspart ha spiegato che questi pagamenti "non vengono registrati".

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