Il Kun annuncia il ritiro in conferenza al Camp Nou: "I medici mi hanno detto che era la cosa migliore"
Sergio Agüero lascia il calcio. L'attaccante argentino lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa al Camp Nou: "Questa conferenza è per informarvi che ho deciso di lasciare il calcio professionistico - le sue parole, tra le lacrime -. Sono momenti molto duri, ma sono anche contento della decisione che ho preso. La mia salute è al primo posto e dopo il problema che ho avuto un mese e mezzo fa i medici mi hanno detto che la cosa migliore era smettere di giocare".
Il 33enne di Buenos Aires è stato autore di 385 gol in carriera con le maglie di club (Independiente, Atletico Madrid, Manchester City e Barcellona) e di altri 42 indossando la divisa dell'Albiceleste. Gli ultimi minuti disputati da Agüero prima dello stop forzato a causa di un'aritmia sono stati quelli contro l'Alavés lo scorso 30 ottobre, mentre il suo ultimo gol risale al Clasico del 24 ottobre, al Camp Nou, contro il Real Madrid.
"Ho preso questa decisione dieci giorni fa - ha spiegato il Kun -. Ho fatto del mio meglio per vedere se c'era qualche speranza, ma non ce n'era molta. Sono molto orgoglioso della mia carriera, molto felice. Ho sempre sognato di giocare a calcio, da quando avevo 5 anni. Quando calciavo il pallone il mio sogno era giocare in Prima Divisione argentina, non avrei mai pensato di arrivare in Europa. Grazie all'Independiente, all'Atlético che ha scommesso su di me quando avevo 18 anni, alla gente del City, che sa cosa provo per loro, ho lasciato il meglio lì e mi hanno trattato molto bene. Grazie anche alla gente del Barça, a Joan che mi ha contattato. Sapevo che stavo venendo in uno dei migliori club del mondo e mi hanno trattato molto bene. E infine grazie alla nazionale argentina, che è la cosa che amo di più. Me ne vado a testa alta e molto felice, non so cosa mi aspetterà in un'altra vita ,ma ho persone che mi vogliono bene e che vogliono il meglio per me. Grazie anche ai giornalisti, a chi mi ha trattato bene e a chi no. Ringrazio tutti i tifosi dei club dove ho giocato e dei quali conservo le cose belle che ho vissuto".
Agüero ha poi raccontato del momento in cui ha dovuto fare i conti con la realtà: "Ora mi sento bene, ma ovviamente le prime due settimane sono state dure. Quando ho fatto il primo test fisico in clinica i medici mi hanno detto che c'era la concreta possibilità che non avrei potuto continuare. Ho provato ad accettarlo mentalmente, ma non è stato facile. Quando poi mi hanno detto che era sicuro, mi ci sono voluti alcuni giorni per elaborare la cosa. All'inizio c'è ancora speranza, poi all'improvviso non più. Ora sto bene ma sì, è stato difficile".
Poi ha ripercorso i momenti più gloriosi della sua carriera: "Ricordo un gran all'Independiente, contro il Racing, è stato un momento molto bello della mia carriera. Non ho niente contro il Racing, ma avevo 17 anni ed è stato il primo gol tra i più belli che ho fatto. Poi con l'Atlético in Europa League, è stato anche quello un momento molto felice. E al City, come tutti sanno, quel gol contro il QPR... La mia prima Premier League e il primo trionfo per il City dopo anni. Poi c'è stata recentemente la Copa América, ho giocato poco ma ho accompagnato i ragazzi alla vittoria ed era quello che volevamo da tempo. Ero molto felice. Infine l'ultimo gol che ho fatto a Madrid. Non male vero, per essere un ultimo gol?".
Infine una riflessione sul suo futuro: "Voglio cercare di essere felice al di fuori del calcio e di godermi tutti i momenti che mi sono perso da calciatore, non è facile ogni giorno allenarsi, giocare, viaggiare... Continuerò ad essere legato al calcio e potrò godermi di più la vita. Ora comunque starò tranquillo e non farò nulla per un po' di tempo".