Blaugrana sanzionati dopo la finale di Champions: "Ma quelle bandiere vanno oltre a qualunque messaggio politico"
Il punto è, sempre, la rigidità della "legge", di certi regolamenti un po' miopi. Ma il punto è anche che il Barcellona, nemmeno il ricco Barcellona, può permettersi di pagare multe per tutta la stagione. Spieghiamo: il regolamento della Uefa vieta l'esposizione negli stadi di qualunque striscione o "vessillo" che contenga messaggi politici. Chi infrange il regolamento è duramente sanzionato. Ed è proprio quanto accaduto ai blaugrana, che si sono visti infliggere una multa di 30mila euro per le bandiere sventolate dai suoi tifosi nella finale di Champions vinta contro la Juve a Berlino. Quali bandiere? Ovviamente quelle catalane.
E la miopia del regolamento Uefa sta, per il Barça, tutta qui. Il club di Bartomeu si è riunito con il massimo organismo europeo e si è poi affidato a un comunicato ufficiale per chiedere alla Uefa una deroga al regolamento in quanto "le bandiere catalane rispondono a un sentimento popolare molto antico e socialmente radicato che va oltre a qualunque possibile messaggio politico e, di conseguenza, la loro esibizione in un campo di calcio non può essere oggetto di una sanzione in futuro".
"Il club - continua la nota - ha optato per sollecitare questa riunione al fine di esporre personalmente e verbalmente alla Uefa la realtà sociale catalana e l'integrazione delle bandiere tanto nella vita quotidiana catalana come in quella del club".
Preso atto della richiesta del Barça, la Uefa dovrà quindi concedere questa eventuale e particolare deroga superando, per una volta, la rigidità miope di un regolamento.