Il centrocampista bosniaco: "Non ho firmato per andarmene dopo solo un anno"
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Miralem Pjanic fatica a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel Barcellona, ma il centrocampista bosniaco non si arrende. "Non ho firmato per andarmene l'anno seguente - ha detto al Mundo Deportivo - Da anni era mia intenzione venire qua e voglio vincere qua la Champions". Poi un messaggio a Koeman: "Gli chiederei di poter giocare 2-3 gare di fila per mostrare il mio calcio, ma non mi arrendo e continuo a lavorare".
Difficile dire chi ci abbia guadagnato dallo scambio estivo tra Juventus e Barcellona, perché sia Pjanic che Arthur stanno rendendo al di sotto delle aspettative. Il bosniaco, e con lui l'intero ambiente blaugrana, si aspettava ben altro rendimento e senza dubbio un ruolo più da protagonista. Invece Koeman, accanto all'insostituibile De Jong e alla nuova stellina Pedri, ha quasi sempre scelto la linea della continuità dando fiducia a Sergio Busquets. "Quest'anno voglio aiutare a fare doppietta (Liga e Coppa del Re, ndr), questa è la mia mentalità. Non mi arrendo mai. Se non gioco, la mattina dopo mi alleno più duramente che mai in modo che gli allenatori si accorgano che non mi arrendo - ha aggiunto Pjanic -. Non ho smesso di allenarmi un solo giorno, anche se sono arrivato più tardi a causa del Covid-19. Quando ho iniziato con i sintomi, non potevo crederci... Koeman mi ha detto in pre-season di stare calmo, di rimettermi in forma, di non avere fretta. Poi è stato difficile per me entrare. Koeman non parla molto ai giocatori, quindi quello che devo fare è continuare a lavorare per essere pronto quando ha bisogno di me".
Sul suo rapporto con Messi. "Spettacolare. Leo mi parla molto, mi spiega cose sull'ambiente che all'inizio mi sfuggivano. Mi ha tenuto d'occhio sin dal primo momento, incoraggiandomi, aiutandomi. Spettacolare. Come calciatore, non ne vedremo mai un altro come questo. Non so cosa farà ma vorrei stare al suo fianco per tanti anni".