Entusiasmo e obiettivi chiari per l'ex Juve che ha rimandato la pensione dopo l'opportunità offerta dai blaugrana
Wojciech Szczesny è pronto a iniziare la sua nuova vita al Barcellona. Non un'avventura nuova, ma proprio un'altra vita, ha sottolineato il portiere polacco che dopo aver annunciato il ritiro dal calcio dopo il mancato rinnovo con la Juventus ha deciso di staccare i guantoni dal chiodo per indossarli in blaugrana dopo l'infortunio di ter Stegen. "È una storia molto strana per me perché il giorno prima che Marc si infortunasse ero sicuro al 100% che avrei detto di no a chiunque. Ma quando ho ricevuto la chiamata del Barça è cambiato tutto" ha detto agli spagnoli del Mundo Deportivo, sottolineando: "Sono freddo e ambizioso, sono venuto al Barcellona per vincere".
Obiettivi precisi per l'estremo difensore ex Juventus, che ha messo subito le cose in chiaro: "Vorrei vincere trofei che non ho mai vinto prima; c'è la Coppa, il Campionato e la Champions League e spero di vincerne almeno due e di alzarli al cielo".
Szczesny, parlando al quotidiano iberico, ha quindi spiegato perché ha scelto di tornare indietro dopo la decisione del ritiro: "Ho guardato mia moglie sperando che mi dicesse "non farlo". Ma non si può dire no al Barcellona. La storia del club e l'onore di indossare questa maglia mi ha fatto cambiare idea. E non credo che lo avrei fatto per nessun altro. Probabilmente era il destino. Comunque quella che mi ha spinto di più è stata mia moglie".
Dopo Arsenal, Roma e Juventus una nuova avventura per il polacco, che si è detto pronto a scrivere una nuova pagina nella sua lunga storia con il calcio: "Ho giocato più di 600 partite nella mia carriera e non mi interessa se devo tornare in campo contro una squadra più piccola o contro il Bayern - ha sottolineato -. Voglio essere preparato prima perché mi aspetto molto da me stesso. Il livello richiesto per rappresentare Il Barcellona è altissimo. Quindi non rimetterei me stesso o il club prima di essere pronto. Non ha senso. Quando accadrà non lo so, potrebbe essere alla prossima partita o tra due mesi. È una decisione dell'allenatore. Io devo solo prepararmi al 100% e fare del mio meglio, ma al momento non sono ancora pronto".