L'attaccante francese per bocca del suo avvocato respinge le accuse del ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin
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"È tutto falso. Karim Benzema non ha mai avuto il minimo rapporto con quell'organizzazione. E ha deciso di vivere in Arabia Saudita, Paese che ha dichiarato terrorista i Fratelli Musulmani, cosa mai fatta dalla Francia": accusato dal ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, di avere rapporti con i Fratelli Musulmani, il Pallone d'Oro reagisce dall'Arabia Saudita attraverso il suo avvocato, Hugues Vigier, che rivela a Le Parisien: "Stiamo pensando ad un ricorso alla giustizia contro questo ministro".
In un'intervista all'emittente CNews, il ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin aveva accusato l'attaccante francese di avere "noti legami con i Fratelli Musulmani", organizzazione islamista radicale accusata di sostenere il terrorismo. Darmanin rispondeva a una domanda sulla presa di posizione del Pallone d'Oro (che la senatrice francese Valérie Boyer ha annunciato in un comunicato di volergli togliere insieme alla nazionalità) ora trasferitosi in Arabia Saudita, che due giorni fa aveva preso le parti degli "abitanti di Gaza, ancora una volta vittime di ingiusti bombardamenti che non risparmiano donne e bambini".
"Una selettività che solleva interrogativi". Così il ministro degli Interni francese Gerald Darmanin critica il calciatore Karim Benzema per non aver "ancora pubblicato un tweet sull'assassinio del professore ad Arras". Intervenuto alla tv francese come riportato da Bfmtv, Darmanin ha dichiarato ancora: "Non ha ancora fatto un tweet per l'assassinio di un professore ad Arras, per i bambini decapitati, per le donne violentate, per i 1.300 massacrati dal terrorismo islamico in Israele".