Martinez, Buendia, Romero e Lo Celso argentini indagati dalla polizia brasiliana. Messi: "Qui da tre gorni e hanno aspettato l'inizio del match?"
Archiviata con polemiche la surreale "non partita" di ieri sera, Brasile-Argentina avrà per forza di cose una coda a livello sportivo: la Fifa ha aperto un'indagine che porterà a decidere se rigiocare il match, se procedere con una sconfitta a tavolino ed eventualmente far scattare le penalizzazioni. Intanto la polizia brasiliana indaga su Martinez, Buendia, Romero e Lo Celso per falsità ideologica e mancato rispetto delle norme sanitarie.
Come ricorda O Globo, "con tutti i rinvii della pandemia, semplicemente non c'è una data libera per incastrare una ripetizione di Brasile-Argentina". Impossibile anche rigiocarla nelle prossime ore: gli argentini hanno già lasciato il Brasile e giovedì notte entrambe le nazionali dovranno giocare contro Bolivia e Perù. Sarebbe anche rischioso a livello di nervi, basti pensare alle parole di Messi catturate dalle telecamere ieri sera: "Ascoltatemi, siamo qui da 3 giorni e hanno aspettato che iniziasse la partita per dirci che non potevamo giocare?".
Ecco perché la prima ipotesi, quella di un rinvio del match sospeso ieri, è la meno probabile. Si va dunque verso una sconfitta a tavolino per il Brasile, che rischia pure ulteriori sanzioni, dalla penalizzazione alla squalifica del campo fino al divieto di disputare in casa le sfide di qualificazione mondiali che mancano. Questo senza considerare la prevedibile battaglia a livello di tribunali che si scatenerà: difficile che il Brasile accetti una sconfitta a tavolino, altrettanto arduo che l'Argentina accetti altre soluzioni che non comportino i tre punti automatici.
FIFA: VIA ALL'INDAGINE
La Fifa avvia un'indagine sui fatti di Brasile-Argentina, con i primi rapporti già al vaglio dei suoi organi disciplinari. La Fifa, è sottolineato in una nota, "si rammarica delle scene che hanno preceduto la sospensione della partita tra Brasile e Argentina per le qualificazioni Conmebol alla Coppa del Mondo 2022, che hanno impedito a milioni di tifosi di godersi una partita tra due delle nazioni calcistiche più importanti del mondo". "I primi resoconti ufficiali della partita sono stati inviati", alla Fifa e "queste informazioni saranno analizzate dagli organi disciplinari competenti e una decisione sarà presa a tempo debito".
I QUATTRO CALCIATORI ARGENTINI INDAGATI
I quattro giocatori argentini che non hanno osservato la quarantena per prevenire la diffusione del coronavirus sono indagati dalla polizia federale brasiliana per falsità ideologica: lo rende noto GloboNews, secondo cui l'inchiesta contro Emiliano Martinez, Emiliano Buendia, Cristian Romero e Giovani Lo Celso sarebbe stata aperta ieri. I quattro saranno indagati anche per mancato rispetto delle norme sanitarie. La polizia ha fatto notare che giocatori e staff tecnico della nazionale argentina sapevano già di non poter scendere in campo ieri contro il Brasile, nella partita sospesa dopo 5' di gioco.
LA FEDERCALCIO BRASILIANA: "SORPRESI DALL'ANVISA"
"La CBF rispetta i protocolli sanitari nella sua interezza ma è rimasta sorpresa dall'azione svolta dall'Agenzia nazionale di vigilanza sanitaria perché avrebbe potuto esercitare la sua attività in maniera molto più adeguata e giorni prima della partita. La CBF sottolinea che nessuno è intervenuto sul protocollo sanitario stabilito dalle autorità brasiliane per l'ingresso delle persone nel Paese. La CBF ribadisce la sua delusione per gli eventi e attende la decisione di CONMEBOL e Fifa in merito alla gara".
Intanto nei due Paesi è già guerra incrociata sui quotidiani: se Olè titola "Brasile campione del mondo di figuracce", nel Paese verdeoro si punta sul fatto che "gli argentini non rispettano le regole".
IL TOTTENHAM MULTERA' ROMERO E LO CELSO
Secondo il Daily Mail, il Tottenham non avrebbe dato il permesso a Romero e Lo Celso, due dei giocatori che hanno violato le norme anti-covid per entrare in Brasile, di unirsi alla Nazionale argentina. Per questo motivo i due calciatori saranno multati al loro rientro in Inghilterra.