Il Dortmund parta all’attacco con il diagonale destro di Pulisic che, in caduta, calcia largo, ma trema al 20’, quando Ayhan ruba palla e serve alla perfezione Lukebakio che dribbla tre difensori avversari e insacca davanti a Hitz; tutto però inutile perché l’assistente rileva il fuorigioco dello stesso attaccante, partito effettivamente oltre la linea difensiva. Due minuti dopo il Borussia sfiora il vantaggio con un tiro preciso di Alcacer che vede la grande risposta di Rensing; Zimmermann salva poi in spaccata sul tentativo di ribattuta di Pulisic. Al 32’ Delaney prova un sinistro a giro che termina altissimo sopra l’incrocio dei pali. Pulisic dalla destra mette un traversone insidioso ma nessuno dei suoi compagni riesce a intercettare la sfera; Alcacer calcia poi altissimo. Al 41’ Pulisic, il più brillante tra i suoi, sblocca il risultato: lancio di Weigl, sponda aerea di Delaney per lo statunitense che di testa gonfia la rete. Molto emozionato nell’esultanza Pulisic, alla sua ultima gara con la maglia del Dortmund davanti al proprio pubblico. Dopo nemmeno due minuti dall’inizio della ripresa arriva la doccia gelata per i gialloneri: Götze perde palla banalmente, cross dalla sinistra di Glesselmann per il colpo di testa non proprio irreprensibile di Fink che pareggia grazie soprattutto a una papera incredibile di Hitz, che fa sì che il pallone gli scivoli clamorosamente sotto le gambe. Comunque, al 53’ il Borussia Dortmund ritorna in vantaggio: batti e ribatti in area del Düsseldorf prima che arrivi il sinistro di Delaney destinato all’angolino basso. Le emozioni non cennano a esaurirsi al Westfalenstadion, perché Hitz compie un altro errore, uscendo in maniera sgangherata su Lukebakio; il rigore per il Düsseldorf è inevitabile, ma dal dischetto lo stesso Lukebakio calcia a lato, nonostante avesse spiazzato il portiere del Dortmund. Si rimane sul 2-1. Il Borussia chiude definitivamente i conti in pieno recupero con un gran gol di Götze, ma deve soffrire fino al triplice fischio dell’arbitro, perché la rete di Kownacki riapre i giochi e, al 98’, Karaman fa tremare tutto lo stadio sprecando l’occasione del possibile 3-3, che avrebbe voluto dire ufficialmente addio ai sogni di gloria.