Dopo la sconfitta ai rigori che ha compromesso la qualificazione alla Coppa d'Asia 2022, la richiesta della Giordania: "Verificare l'identità di genere"
La Federcalcio della Giordania ha ufficialmente presentato reclamo dopo la sconfitta della squadra femminile lo scorso 25 settembre contro l'Iran, che le è costata la qualificazione alla prossima Coppa d'Asia. In quell'occasione il portiere iraniano Zohreh Koudaei era stata decisiva parando due penalty ed è proprio lei nel mirino della Giordania, che chiede di verificarne l'identità di genere mettendo in dubbio che sia realmente una donna.
La richiesta ufficiale è stata resa nota su Twitter dall’ex vicepresidente della Fifa, il principe Ali Bin Al Hussein di Giordania, accompagnata dal seguente messaggio: "Se vero, un problema molto serio". Nel documento, allegato al tweet, si legge: "Chiediamo una verifica dell'identità di genere di un giocatore della nazionale iraniana. Sappiamo come secondo l'articolo 47 del regolamento della Coppa d'Asia femminile la verifica dell'identità di genere non sia obbligatoria per la partecipazione delle giocatrici ma comunque l'articolo all'AFC permette di investigare se ci sono dubbi sull'eleggibilità di una atleta. Considerando le prove da noi fornite e l'importanza della partita, chiediamo di iniziare un'investigazione da parte di medici indipendenti".
Koudaei già in passato si era dovuta difendere dalle stesse accuse, difendendosi sui giornali iraniani. L'allenatrice della rappresentativa della Repubblica Islamica Maryam Irandoost ha commentato: "Il discorso sul genere del portiere è solo una scusa per non accettare la sconfitta subita contro donne iraniane".