Dal rapporto finale dell'AAIB emerge che Ibbotson non poteva effettuare voli a pagamento e non era abilitato a pilotare di notte
È stato pubblicato il report conclusivo delle indagini sulla morte di Emiliano Sala, il calciatore del Nantes precipitato nel canale della Manica il 21 gennaio 2019, mentre stava volando a Cardiff per raggiungere la sua nuova squadra. Secondo quanto emerso, il pilota David Ibbotson non aveva completato l'addestramento per il volo notturno e non poteva essere pagato per volare. Lo stesso velivolo, un Piper Malibu, non era abilitato per il trasporto commerciale, ma solo per l'uso privato. L'incidente in sé è stato causato principalmente da una perdita di monossido di carbonio poi penetrato nella cabina di pilotaggio pregiudicando le capacità di guida del pilota.
Il risultato delle indagini è stato reso nota dall'agenzia britannica AAIB (Air Accidents Investigation Branch), che ha così chiarito alcuni dei punti ancora oscuri riguardo la morte dell'attaccante argentino. Nel report si legge, tra le altre cose, che Ibbotson, il cui corpo non è stato mai trovato, stava guidando in difficili condizioni atmosferiche, sotto una pioggia scrosciante e che era impegnato in una manovra per tentare di allontanarsi da quella zona. Al momento dello schianto l'aereo viaggiava a 245 nodi, contro i 203 massimi consentiti. Tutte circostanze che hanno contribuito al fatale incidente.