Tra il 2016 e il 2018 il club catalano avrebbe pagato quasi 1,4 milioni di euro a una società privata riferibile al vice presidente degli arbitri. Ora El Mundo pubblica un fax di minacce e i media spagnoli sostengono che i pagamenti inziarono nel 2002
© Getty Images
È un inverno davvero bollente per il calcio europeo, alla vigilia della pronuncia della Corte di Giustizia UE che dovrà decidere sul monopolio Uefa e le possibilità che nasca la Superlega. Una serie di scandali sta attraversando il Vecchio Continente, dalla Juventus al Manchester City, fino alla 'Calciopoli spagnola' che sta travolgendo il Barcellona e che ora grazie alla pubblicazione di un fax da parte di El Mundo e alle rivelazioni della stampa spagnola si arricchisce di nuovi particolari. José Maria Enriquez Negreira, all'epoca vicepresidente del collegio arbitrale della Liga, avrebbe scritto all'allora presidente del Barça, Josep Maria Bartomeu, minacciandolo di rivelare tutte le irregolarità commesse dal club di cui era venuto a conoscenza personalmente se avesse sospeso le consulenze milionarie.
Non solo, secondo quanto riporta El Pais la cifra delle consulenze pagate dal Barcellona alla società di Negreira salirebbe a un totale di 6.659.488 euro dal 2001 al 2018, sotto le presidenze Gaspart, Laporta, Rosell e Bartomeu.
Ma di quali consulenze parla Negreira? Un’inchiesta partita in seguito a una verifica fiscale della società Dasnil 95 SL ha svelato che per tre anni, tra il 2016 e il 2018, il club catalano aveva pagato quasi 1,4 milioni di euro a una società privata riferibile a José María Enríquez Negreira, che all'epoca dei fatti era il vice presidente del Comitato tecnico degli arbitri.
La notizia è stata confermata dal diretto interessato, che però ha assicurato alla Ser che non c'è mai stato un trattamento di favore per il club blaugrana e che questi pagamenti (per i quali non ha fornito fatture) erano dovuti a un lavoro di consulenza, ma inevitabilmente è scoppiata la bufera che ora si arricchisce altri particolari. Sempre secondo quanto riporta El Pais, infatti, Negreira avrebbe spiegato all'Agenzia delle entrate spagnola che la sua "consulenza tecnica" era "verbale" e serviva ad "assicurarsi che non fossero prese decisioni contro il Barcellona durante le partite".
Il Barcellona si difende ("Il club intraprenderà un'azione legale contro chiunque rovini l'immagine del Club con possibili insinuazioni contro la reputazione dell'entità che potrebbero derivare da queste informazioni") e il presidente della Liga, Javier Tebas, assicura che "A livello sportivo non ci potranno essere sanzioni disciplinari perché sono passati 5 anni ed è già caduto tutto in prescrizione", ma le nubi sul club e sui suoi presidenti si addensano e il numero uno del calcio spagnolo ha ricordato: "Il discorso cambia a livello penale, vediamo come finisce questa indagine. Se non ci sono reclami penali nei confronti del club, allora questi fatti saranno archiviati".