Ma per ora nessuna risposta al difensore sopravvissuto al disastro aereo, per gli psicologi è troppo presto
Quella finale mai giocata dalla Chapecoense è la principale preoccupazione di Neto, il difensore sopravvissuto miracolosamente al disastro aereo. Il calciatore che si è svegliato dal coma farmacologico continua a chiedere a tutti il risultato di quella partita maledetta e mai disputata di Copa Sudamericana. Ma per ora nessuna risposta. La psicologa che lo segue ha sconsigliato per il momento di raccontargli la verità.
A seguirlo costantemente, oltre allo staff dell'ospedale di Medellin dove si trova il ragazzo, c'è uno dei medici della Chapecoense, Carlos Mendonca, che si è trasferito in Colombia e assiste anche gli altri superstiti. Non ha ancora trovato la forza di raccontare a Neto la tragedia che ha commosso il mondo, perchè emotivamente sarebbe uno shock troppo forte.
Neto non si capacita anche delle profonde ferite riportate. Intanto è stata evitata un'altra operazione a Jackson Follmann, il secondo portiere al quale è stata amputata una parte della gamba destra, mentre un altro dei sopravissuti, il giornalista Rafael Henzel, sta migliorando al punto che ha lasciato il reparto di terapia intensiva e si sta sottoponendo a una serie di controlli perchè presto potrebbe tornare a Chapeco.