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L'ex difensore era stato condannato a 4 anni e mezzo di reclusione dal Tribunale
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Dopo aver trascorso oltre un anno in carcere, Dani Alves è stato assolto dall'accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza nella discoteca Sutton di Barcellona. La Sezione d'Appello dell'Alta Corte di Giustizia della Catalogna, composta da tre donne e un uomo infatti, ha accolto il ricorso dell'ex terzino in merito a quanto accaduto il 31 dicembre del 2022 poiché la decisione del Tribunale di Barcellona contiene "una serie di lacune, imprecisioni, incongruenze e contraddizioni sui fatti, sulle valutazioni giuridiche e sulle sue conseguenze".
In sostanza la testimonianza della ragazza non è stata ritenuta sufficiente per confermare la condanna a quattro anni e mezzo di carcere del 41enne: a prevalere quindi, è stata la presunzione d'innocenza dell'ex calciatore. Il Tribunale ha respinto i ricorsi della procura che chiedeva la nullità parziale della pena e in alternativa la maggiorazione della stessa fino a nove anni (quella privata invece voleva che la pena salisse fino a quota dodici anni). Al momento l'avvocato di Dani Alves, Inés Guardiola, non ha chiarito ufficialmente se verrà chiesto un risarcimento: "Sono al suo fianco, finalmente è stata fatta giustizia - le parole a RAC-1 -. Sono commossa e felice, lui è innocente. Devo leggere il verdetto che però non è ancora definitivo. Sul risarcimento non posso dire nulla".
Ricordiamo che nel marzo del 2024 Dani Alves aveva lasciato il carcere di Brians 2 dopo aver pagato la cauzione da 1 milione di euro. Al contempo gli erano stati ritirati i passaporti e ordinato di restare a distanza dalla presunta vittima con l'obbligo di presentarsi ogni settimana al tribunale.