La federazione sudamericana: "Si disputerà tra l'8 e il 9 dicembre in orario e luogo da definirsi"
Cosa poi accadrà sul fronte disciplinare lo sapremo prestissimo. Intanto la Conmebol ha deciso di far disputare il Superclasico tra River Plate e Boca Juniors, valido come gara di ritorno della finale di Copa Libertadores (2-2 il risultato dell'andata), lontano da Buenos Aires e dall'Argentina. La federazione sudamericana ha infatti stabilito "nel pieno delle sue facoltà che la gara si disputi tra l'8 e il 9 dicembre in un orario e in un luogo da stabilirsi", ma anche che "è prudente che non si giochi in Argentina".
"In confermità con gli episodi di violenza occorsi a Buenos Aires lo scorso 24 novembre - è scritto nella nota della Conmebol ai presidenti di River e Boca -, che hanno messo a rischio l'incolumità dei giocatori, dei direttori di gara e dei tifosi, inclusi gli atti delittuosi sui quali stanno investigando le autorità argentine, risulta prudente che la finale non si giochi in Argentina.
Il regolamento della Conmebol Libertadores 2018, nel suo articolo 4, spiega: "Il regolamento è stato elaborato dalla Conmebol in modo che siano garantiti i principi di integrità e continuità delle competizioni, del fair play sportivo e finanziario, dell'imparzialità, della verità e della sicurezza sportiva, in modo da assicurare l'imprevidibilità del risultato, l'uguaglianza di opportunità, l'equilibrio delle partite e la credibilità di tutta la struttura della competizione. Le competizioni organizzate dalla Conmebol esigono la collaborazione di tutte le componenti per prevenire comportamenti antispostivi e in particolare violenti...".
Per lo stesso motivo, l'articolo 35 stabilisce "nel caso in cui non fosse possibile disputare una gara nella sede e nell'orario previsti, sarà esclusivo guidizio della Conmebol adottare le modifiche che ritiene necessarie. La Conmebol potrà secondo proprio criterio modificare data e orario quando lo consideri prudente o necessario. Allo stesso modo potrà cambiare la sede dell'incontro".
Di conseguenza, conclude il comunicato, "la Conmebol, come sua facoltà, e con l'obiettivo di garantire il termine sportivo della Libertadores, ha deciso quanto segue:
a. La gara di ritorno dell'edizione 2018 della finale di Copa Libertadores sarà giocata tra l'8 e il 9 dicembre, in orario e sede da definirsi nel più breve tempo possibile (*la decisione è soggetta a quanto verrà stabilito dal Tribunale Disciplinare)
b. Conmebol si farà carico di viaggio, alberghi, cibo e traslochi interni fino a un numero di 40 persone per delegazione
c. La Conmebol stabilirà le misure di sicurezza con le autorità corrispondenti".
Tra le possibili sedi ci sarebbero Asuncion, in Paraguay (sede del Conmebol), una città degli Stati Uniti (Miami?) o il Qatar.
La decisione della Conmebol non è stata presa bene né dal Boca Juniors né dal River Plate. Il presidente degli Xeneizes, Daniel Angelici, ha chiarito che "non abbiamo alcuna intenzione di giocare la partita. Non siamo d'accordo con la riprogrammazione della finale e, se necessario, ricorreremo fino al Tas perché venga sanzionato il River per gli incidenti di sabato scorso".
D'altro canto il River, che resta sotto possibile sanzione, ha invece detto che "non prendiamo in considerazione alcuna possibilità di giocare in un altro posto che non sia il Monumental".