Una sorta di spy-story a meno di una settimana dalla finale di ritorno al Monumental... ma potrebbe essere una trovata dei Millonarios
Il Superclásico di ritorno nella finale di Copa Libertadores non si giocherà solo in campo, ma anche e soprattutto fuori, specie se ancora mancano diversi giorni a River Plate-Boca Juniors. L'appuntamento del 24 novembre al Monumental inizia a tingersi di giallo perché a Buenos Aires sono stati ritrovati dei fogli con i presunti appunti di Marcelo Gallardo, tutti contenuti in una cartella con lo stemma dei Millonarios, e addirittura il passaporto dell'allenatore.
Le foto circolano da oltre 24 ore sui social network, sono diventate virali e i tifosi si interrogano sulla provenienza di quei fogli. Da quanto filtra, sembra che siano stati trafugati dall'automobile del Muñeco e lasciati in un bidone dell'immondizia nella capitale argentina, non prima di aver scattato diverse foto "compromettenti". I fogli mostrerebbero, infatti, la programmazione settimanale degli allenamenti del River, diversi schemi di attacco e anche l'idea sorprendente della difesa a 3 all'andata della Bombonera, con l'inserimento di Lucas Martínez Quarta come terzo centrale insieme a Javier Pinola e capitan Jonathan Maidana.
Informazioni o forse indizi per la formazione da schierare nel match di ritorno, quello decisivo perché si parte sostanzialmente dallo 0-0 (anche se finita 2-2 l'andata, i gol segnati in trasferta non valgono doppio in finale).
Oltre questo ci sarebbero i biglietti di un volo verso l'Iraq e quelli per assistere all'amichevole tra Argentina e Brasile con il logo dell'Afa e un calendario che evidenzia le date delle semifinali di coppa di lega che il River Plate giocherà contro il Gimnasia La Plata.
La trama sarebbe chiara, un furto operato da una "spia" tifosa del Boca Juniors per togliere certezze e mettere a nudo l'allenatore degli eterni rivali, ma al momento Gallardo non ha confermato nulla. Anzi, sui social propende sempre più l'ipotesi che il River abbia architettato tutto alla perfezione e che sia stato semplicemente una fake spy-story per depistare gli Xeneizes e creare ulteriori dubbi a Guillermo Barros Schelotto, già spiazzato all'andata dal piano tattico del suo collega.
Per vincere il Superlásico del secolo si è disposti a tutto e questa vicenda, in un verso o nell'altro, lo dimostra ancora di più.