Koulibaly e compagni ringraziano Gueye contro il Benin, Troost Ekong dell'Udinese piega il Sudafrica
Senegal e Nigeria sono le prime due semifinaliste della Coppa d’Africa 2019 grazie a due vittorie sofferte contro Benin e Sudafrica. La squadra di Koulibaly e Manè passa 1-0 con la rete al 69’ del centrocampista dell’Everton Gueye che chiude un triangolo con la stella del Liverpool. Le Super Eagles ringraziano il ginocchio di Troost Ekong all’89’ per vincere 2-1, in precedenza a segno Chukwueze al 27’ e Zungu al 71’.
SENEGAL-BENIN 1-0
Il Senegal di Koulibaly e Manè è la prima semifinalista della Coppa d’Africa 2019. Al Cairo il Benin è battuto per 1-0 grazie alla rete di Gueye al 69’, con il giocatore dell’Everton che chiude un triangolo con la stella del Liverpool prima di insaccare con un destro incrociato da dentro l’area di rigore. Benin che chiude la gara in 10 uomini per l’espulsione di Verdon che all’82’ deve stendere Manè lanciato a tutta velocità verso la porta. In mezzo a questi due episodi c’è un primo tempo che non regala molte emozioni e una ripresa invece più vivace. La prima occasione della gara è per il Benin con Pote che di tacco va vicino ai pali della porta di Gomis, portiere della Spal. Il Senegal protesta per un contatto in area su Niang e fatica a rendersi davvero pericoloso in avanti, poche idee offensive per Manè e compagni. Ripresa in cui è ancora il Benin ad andare vicino al vantaggio, ma prima Pote appoggia con il piatto tra le braccia di Gomis che poi rischia di fare tutto da solo con un rinvio sbagliato che scivola fuori di poco. Manè si vede annullare un gol per fuorigioco, poi diventa decisivo: riceve da Gueye accelera e con la punta ritocca per il compagno che non sbaglia. Altro gol annullato dal Var per offside al giocatore del Liverpool, il Benin però non crea più nulla e ora il Senegal aspetta in semifinale una tra Madagascar e Tunisia.
NIGERIA-SUDAFRICA 2-1
Il Sudafrica ha fatto fuori il favorito Egitto con una tattica ben precisa: difesa e contropiede. L’intenzione è di ripetere la strategia anche contro la Nigeria per provare ad arrivare in semifinale. Al Cairo il primo tempo non regala molto, con le Super Eagles impegnate a cercare di far valere il loro maggior tasso tecnico e il Sudafrica preoccupato di non concedere nulla. Iwobi è cercato con insistenza dai compagni, ci sono però sempre almeno due avversari intorno a lui per impedirgli la giocata. In una delle poche occasioni in cui il giocatore dell’Arsenal si trova a poter puntare in uno contro uno l’avversario la Nigeria passa in vantaggio. Al 27’ infatti dribbling destro-sinistro sull’esterno mancino e pallone indietro su cui arriva in corsa Chukwueze: primo tentativo con il destro in area contratto, il pallone però rimane lì e il giocatore del Villarreal lo colpisce sporco, mandandolo all’angolino. Il Sudafrica non crea nulla in avanti, anche perché la Nigeria si compatta con due linee molto strette e chiude ogni spazio. Si riparte e Williams tiene in piedi il Sudafrica sulla punizione ben calciata a giro da Etebo, con il portiere sudafricano che ci mette una mano e manda il pallone sulla traversa prima che la difesa metta in angolo. Il Sudafrica prova a fare qualcosa in più e vede premiati i propri sforzi al 71’: punizione che arriva sul secondo palo dove Zungu segna di testa, bandierina alzata per fuorigioco e Var che si mette subito al lavoro. La deviazione che fa arrivare il pallone al numero 8 dei Bafana Bafana è però di Ighalo, quindi tutto buono e il punteggio è 1-1. Se Williams era stato decisivo nei primi minuti del secondo tempo diventa protagonista negativo nel finale. All’89’ infatti sbaglia l’uscita sull’angolo di Simon, il pallone rimbalza sul ginocchio di Troost Ekong e finice in rete. Gioia nigeriana e inevitabile disperazione sudafricana. Per la Nigeria in semifinale una tra Costa d’Avorio e Algeria.