E’ finito nel caos il match tra i due club sudamericani: gara conclusa con 12 minuti di anticipo
Petardi in campo, insulti e risse: Santos e Independiente non si sono fatte mancare niente nel match valevole per il ritorno degli ottavi di finale della Coppa Libertadores. I tifosi brasiliani hanno iniziato a lanciare petardi in campo per protesta al 78’ in campo tentando anche di invadere il terreno da gioco: immediato l’intervento delle Forze dell’Ordine che hanno evitato il peggio. La rabbia dei supporters del Santos nasce dopo la sconfitta a tavolino del match di andata figlia, secondo loro, di una disparità di trattamento da parte del Conmebol rispetto agli avversari argentini per un caso analogo.
La furia dei tifosi brasiliani si è scatenata al 33’ della ripresa quando hanno capito che era ormai sfumata la qualificazione al turno successivo dopo il 3-0 dell’andata a favore degli argentini. Un 3-0 scaturito non dal campo bensì a tavolino per colpa del calciatore Carlos Sanchez, schierato in campo nonostante una squalifica pendente su di lui risalente a 3 anni fa. I supporters del Santos non l'hanno presa bene perché lo stesso River Plate, in un caso analogo, non ha ricevuto sanzioni per aver fatto giocare Zuculini: la differenza, non banale, è che il club argentino aveva ricevuto l’autorizzazione da parte della federazione a differenza del Santos. La gara è stata sospesa e Rodrygo Goes, stellina del Santos già acquistato per 40 milioni dal Real Madrid, ha perso la testa urlando alle telecamere "Figli di p...", rivolto ai dirigenti della Conmebol. Il video, già virale, potrebbe costare carissimo al talento brasiliano.