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Cristiano Ronaldo compie 40 anni: "Sono il migliore, punto e basta"

"Io e Messi siamo come Prost e Senna, Ancelotti è un signore del calcio"

04 Feb 2025 - 14:47

Il 5 febbraio Cristiano Ronaldo compirà 40 anni, ma nel frattempo continua a giocare, segnare e infrangere record. Grazie alla doppietta realizzata nel travolgente 4-0 dell'Al-Nassr sull'Al Wasl, in AFC Champions League, CR7 ha raggiunto quota 923 reti in carriera dimostrando ancora una volta il suo feeling speciale col gol e un talento inossidabile. "Sono il miglior marcatore, il più completo - ha dichiarato il campione portoghese a La Sexta -. Il migliore della storia? Credo di sì, non ho mai visto nessuno più bravo di me". "Mi sveglio ancora con la voglia di allenarmi e giocare - ha aggiunto -. Forse un po' meno di prima, ma è la mia passione, mi piace quello che faccio". 

Poi qualche considerazione sulla decisione di approdare al calcio saudita. "Mi piacciono le grandi sfide e poi ho lasciato Madeira a 12 anni, ho visto paesi, culture... quindi non è stato difficile - ha spiegato Ronaldo -. Ho solo bisogno di avere accanto la mia famiglia, i miei figli e Georgina". "Quando ho deciso di trasferirmi non pensavo che la Lega sarebbe cresciuta così in fretta, ma sapevo che in uno o due anni sarebbe stata al top, come è ora", ha continuato. Per CR7, del resto, il calcio saudita non ha nulla da invidiare alla MLS in cui milita il nemico di sempre Leo Messi. "La rivalità con Messi é stata più che altro una sana lotta, come tra Prost e Senna - ha raccontato CR7 -. Abbiamo condiviso il palco dei premi per 15 anni e siamo sempre andati d'accordo. Mi ha sempre trattato bene, ha difeso il suo club e la sua nazionale e io il mio. Ci siamo nutriti a vicenda". 

Delle tante squadre per le quali ha giocato Ronaldo poi ricorda con affetto soprattutto il Real Madrid. "Per me è il club più grande del mondo - ha precisato -. Mi piaceva giocare al Camp Nou, mi fischiavano, mi divertiva di più segnare lì che al Bernabéu". E parlando di Real, Ronaldo si è poi soffermato sulle difficoltà di Mbappé con la maglia delle Merengues: "Non sa giocare da centravanti, non è la sua posizione. Se fossi ancora al Real gli insegnerei a giocare da 9. Io non sono in area, appaio in area". Quanto al mancato Pallone d'Oro a Vinicius Ronaldo poi che sorpreso è deluso: "Non c'è credibilità. Lo meritava, ha vinto la Champions...". Poi una battuta su Bellingham: "Ha ancora molta strada da fare, mi ricorda Zidane. Ha 21 anni e tutto il futuro davanti a sé. Il ragazzo sarà una star". 

Quanto al futuro, CR7 non pensa ancora a un domani senza pallone. "Potrei abbandonare l'agonismo oggi e non me ne pentirei - ha raccontato -. Ma sarebbe un peccato perché vado ancora molto bene. Mi direi 'accidenti, posso continuare a fare la differenza per un altro anno o due'. Ecco perché vivo molto nel presente e non riesco a pensare a lungo termine". 

Infine, tra i tanti allenatori avuti, una menzione speciale per Ancelotti. "Ho imparato da tutti loro - ha concluso Ronaldo -. Carlo mi piace molto, è una persona spettacolare, un signore del calcio. Abbiamo vinto tanto insieme. La pressione al Real è enorme e lui ci è abituato".
 

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