Il tecnico pretendeva altri sei minuti di partita e le ha provate tutte per convincere la squadra arbitrale
Non è raro che un allenatore sia in disaccordo con una decisione dell'arbitro ma questa volta la protesta di Nestor Jevtic è andata un po' oltre, anche se non in modo violento. L'allenatore del Cska Sofia, chiamato El Maestro, ha contestato i soli due minuti di recupero nella partita di campionato bulgaro contro il Ludogorets (finita 1-1): ne voleva altri sei e ha pregato in ginocchio il quarto uomo di concederli. Missione fallita.