Gli agenti attendevano la fine della partita per arrestarlo per il mancato pagamento degli alimenti alla ex moglie
Incredibile quanto successo a Quito durante Ecuador-Cile. Enner Valencia, attaccante dell'Everton, è sceso in campo regolarmente nonostante su di lui pendesse un mandato di cattura per il mancato pagamento degli alimenti per la figlia all'ex moglie. Ma al 33' del secondo tempo l'attaccante dell'Ecuador ha finto un infortunio ed è stato trasportato fuori dal campo in barella e poi caricato sull'ambulanza, con la polizia che lo inseguiva a bordo campo.
Riavvolgiamo il nastro. Nella giornata di giovedì la polizia si era presentata nel ritiro dell'Ecuador con un mandato d'arresto per Enner Valencia, attaccante dell'Everton in prestito dal West Ham. Il motivo: il mancato pagamento di 17mila dollari di alimenti per il mantenimento della figlia. Il dubbio sul fatto che potesse scendere in campo all'Estadio Olimpico Atahualpa contro il Cile.
Alla fine sì, Valencia è sceso in campo, nel successo per 3-0 sui campioni del Sudamerica. Il fatto è che al 33' del secondo tempo l'attaccante si è accasciato sul terreno. La polizia era già schierata sia a bordocampo che fuori dallo stadio: al termine del match lo avrebbero preso in custodia. Ma l'infortunio di Valencia sembra serio, un malore. Gli viene applicata una mascherina per l'ossigeno, caricato sulla barella mobile (il cart da golf). Quando viene portato fuori, il cart accelera. Un paio di poliziotti (come testimonia il video girato dal giornalista Andrés Muñoz Araneda dagli spalti) iniziano a inseguirlo in maniera un po' goffa, realizzando quanto stava succedendo.
Le cose poi sono per così dire precipitate. Il cart si è diretto verso una ambulanza posta all'imbocco del tunnel dello stadio, col portellone già aperto: tutto fa pensare, dunque, che fosse tutto organizzato. In ospedale, infatti, l'arresto non poteva essere eseguito. Valencia è stato caricato, nella confusione generale e con altra polizia attorno, sull'ambulanza.
Il maldestro tentativo di Valencia è sembrato comunque vano, poiché qualche ora più tardi il suo avvocato Juan Carlos Carmignani ha diffuso un comunicato nel quale ha annunciato di aver trovato un accordo con la giustizia dell'Ecuador che eviterà la reclusione al proprio assistito.