Contatti con altri club per capire se il prezzo si fosse alzato per colpa di una finta asta. E l'agente dell'attaccante sembra confermare
Nel giorno dei funerali di Emiliano Sala, si è aperto anche un nuovo capitolo nella guerra tra Cardiff e Nantes per il pagamento del trasferimento (tragicamente non avvenuto) del giocatore. I francesi vogliono ricorrere all'Uefa per non aver ricevuto la prima tranche dei 17 milioni di euro pattuiti, gli inglesi cercano di capire se il prezzo si era alzato a causa di un'asta creata ad arte da Willie McKay, ex procuratore si Sala.
Passata l'onda emozionale per l'ultimo saluto all'attaccante scomparso durante un viaggio in aereo sul Canale della Manica, ora è il momento di tornare al cinico mondo degli affari. Avvocati del club inglese stanno sondando altre società di Premier League per capire se Everton, West Ham, Crystal Palace, Fulhame, Burnley e Wolverhampton (tutte squadre associate a Sala prima del Cardiff) fossero realmente interessate al giocatore o facessero parte di una strategia che ha portato al rialzo del prezzo del cartellino.
In pratica il Cardiff è alla ricerca di uno sconto: se l'asta al rialzo fosse stata creata ad arte, il reale prezzo del cartellino sarebbe stato più contenuto. E un assist potrebbe arrivare dall'agente McKay, che in una email a Sala aveva scritto di "aver parlato ai media di offerte di altre squadre proprio per alzare l'interesse verso di te".
Ad ogni modo, la strada intrapresa dal Cardiff sembra assai tortuosa, ai confini dell'impossibile. L'interesse, vero o presunto, di altre squadre fa parte di consuete logiche di mercato e, ad ogni modo, il prezzo finale era stato firmato e controfirmato sul contratto di acquisto siglato dai dirigenti del Cardiff con i colleghi del Nantes.