L'ex difensore francese lo ha scritto nella propria autobiografia: "I ragazzi devono avere il coraggio di parlare"
Patrice Evra ha raccontato di essere stato vittima di una violenza sessuale all'età di 13 anni. L'ex difensore della Juventus e della nazionale francese ha rivelato l'episodio nella sua autobiografia, protagonista il preside del suo liceo: "Credendo che stessi dormendo - scrive Evra, dicendo di essere stato ospite del suo carnefice tre sere a settimana per evitare i lunghi viaggi da casa alla nuova scuola - ha passato le mani sotto la mia trapunta e ha cercato di toccarmi [...]. L'ultima notte a casa sua, quando ha saputo che sarei tornato a casa, ha finito per riuscirci".
Se la sua fidanzata lo sapeva, Evra ha raccontato al Times di non aver informato la propria madre fino a due settimane fa, anche per timore in tutti questi anni della "vergogna" e dalla paura dello sguardo degli altri. Al punto da mentire alla polizia, che lo ha chiamato a 24 anni per chiedergli se anche lui fosse stato aggredito sessualmente dal suddetto preside. “Ovviamente, lei (sua madre) era devastata. È stato difficile. […] Ha capito che c'era qualcosa che non andava quando le ho detto che non volevo più dormire dal preside. Ma ho aspettato fino ai 40 anni per parlargliene - prosegue Evra - .È stato uno shock per lei. Tanta rabbia. Mi ha detto che le dispiaceva. Non per metterlo nel libro, che era privato. Ma quando le ho detto che non lo facevo per me ma per gli altri bambini, lei ha capito".
Proprio ai ragazzi si rivolge Evra: "Voglio che i ragazzi abbiano il coraggio (di parlare) e non si sentano in colpa, perché mi sono sempre sentito in colpa " , ha detto al Times . Non ho paura di dire che non parlarne mi ha fatto sentire un codardo per gli anni a venire".