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FA Cup: tutto facile per l’Arsenal, ok anche Chelsea e Manchester United

Tris dei Gunners contro il Blackpool. Doppietta di Morata al Nottingham Forest. Mata e Lukaku eliminano il Reading

05 Gen 2019 - 20:39

Lungo sabato di FA Cup in Inghilterra. L’Arsenal supera senza patemi il Blackpool per 3-0, con una doppietta di Willock e il gol di Iwobi. Buona prova per Ramsey, in campo 90’. Avanti anche Chelsea, con due gol di Morata, e Manchester United, spinto da Lukaku e Mata. Successo del Crystal Palace, solo 1-1 del Newcastle con il Blackburn: si andrà al replay. Tonfi inattesi per Huddersfield e Cardiff, k.o. contro Bristol City e Gillingham.

Emery si affida a un mix di giovani e titolari nella sfida di FA Cup contro il modesto Blackpool, militante nella terza divisione inglese, la League One. La cornice non è delle più invitanti, tra un campo tutt’altro che perfetto e uno stadio lasciato semi-vuoto dai tifosi di casa per una protesta verso il presidente Oyston. La superiore qualità dei Gunners è evidente fin dai primi minuti e all’11’ Willock trova già il gol del vantaggio, correggendo in rete di testa un calcio di punizione di Ramsey, in orbita Juve, che aveva colpito la traversa. I padroni di casa hanno tuttavia il merito di sfidare gli avversari a viso aperto e creano qualche pericolo con Feeney e Gnanduillet, ma pagano caro il troppo coraggio quando l’Arsenal esce bene da un pressing alto e imbastisce l’azione del 2-0 al 37’, ancora con Willock che converte da pochi passi un assist di Jenkinson. Un paio di brividi per gli uomini di Emery nella ripresa, che sembrano rilassarsi un po’ troppo. Il tecnico prova allora a risvegliare i suoi con l’ingresso di Lacazette per Nketiah, molto pericoloso ma poco concreto: proprio il francese all’82’ innesca Ramsey il cui tentativo davanti al portiere viene deviato prima che Iwobi, partito in posizione sospetta, depositi in rete il 3-0 finale.

Nelle altre gare del tardo pomeriggio ci vuole un calcio di rigore nel finale perché il Newcastle di Rafa Benitez pareggi in casa 1-1 con il Blackburn, rimandando ogni discorso di qualificazione al replay. Dopo quello del Cardiff, l’Huddersfield fa registrare un altro crollo inatteso perdendo 1-0 in casa del Bristol City, militante in Championship. Passano il turno anche Crystal Palace e Portsmouth, vittoriose per 1-0 su Grimsby e Norwich.

E' il minuto 85 quando Cesc Fabregas saluta per l’ultima volta il pubblico di Stamford Bridge che, tutto in piedi, ringrazia con un lungo applauso il centrocampista spagnolo ormai pronto a raggiungere l’ex compagno Henry al Monaco. Una storia d’amore fra alti e bassi, quella di Fabregas con i Blues, metaforicamente riassumibile con il rigore sbagliato proprio dal numero 4 al 30’ del primo tempo: tanta convinzione iniziale, tentennamento durante la corsa, parata del portiere. Ma è tutto il Chelsea a fare fatica e proseguire nel suo momento di appannamento. Lo 0-0 con il Southampton in Premier League e le insistenti voci di mercato che riguardano Alvaro Morata sembrano minare la tranquillità dei Blues di Maurizio Sarri, tanto da terminare la prima frazione sullo 0-0 al cospetto di una squadra che, seppur arcigna, milita pur sempre in seconda divisione. Deve averlo pensato, e comunicato ai suoi, anche il tecnico ex Napoli all’intervallo, perché al rientro in campo il Chelsea è tutt’altra squadra e per venire a capo di un match complicato si affida a… Morata. E’ proprio lo spagnolo che interrompe il proprio digiuno e al 49’ anticipa il proprio marcatore su cross di Hudson-Odoi. Passano dieci minuti e, di nuovo, fa tutto lui: gol clamorosamente fallito a un passo dalla linea di porta al 58’, colpo di testa vincente il minuto dopo sempre su suggerimento del numero 20 blues. 2-0 e partita in ghiaccio. C’è giusto il tempo del congedo di Fabregas, nella standing ovation di Stamford Bridge e nell’abbraccio, sincero, di Maurizio Sarri autore, suo malgrado, della firma sull’ultimo capitolo dell’epopea inglese dello spagnolo.

Non mancano le sorprese nelle altre gare, su tutte quella di Gillingham: i padroni di casa, che militano in League One, superano nel finale il Cardiff, squadra di Premier League, e passano il turno. Storie, belle della FA Cup, come bella è la rimonta del Derby County di Frank Lampard sul Southampton: 2-2 il finale e match da ripetere a campi invertiti. L’Everton regola 2-1 il Lincoln, così come il Wimbledon il Fleetwood sul campo di quest’ultimo (2-3), ma sono roboanti le goleade di Swansea (0-3 all’Aston Villa) del Bolton (5-2 sul Walsall) e del Middlesbrough (5-0 sul malcapitato Peterborough). L’1-0 del Brentford sull’Oxford e dell’Accrington sull’Ipswich chiudono il quadro delle gare giocate alle 16.00.

Basta un tempo al Manchester United per regolare il Reading e archiviare nel miglior modo i 32esimi di finale di FA Cup. A Old Trafford, Ole Gunnar Solskjaer si concede un ampio turnover che gli permette, tuttavia, di affidarsi a un attacco di tutto rispetto con Mata, Alexis Sanchex e Lukaku. Il Reading, penultimo in Championship, parte bene rendendosi pericoloso con Loader, ma l’attaccante biancoazzurro pecca di convinzione. Salgono allora in cattedra i Red Devils che al 20’ passano: Mata viene atterrato da Richards in piena area di rigore, ma è decisiva l’indicazione proveniente dalla cabina regia VAR (che in Premier League ancora non è adottata) per attribuire il penalty ai padroni di casa e permettere allo stesso trequartista spagnolo di realizzare il gol del vantaggio. Curioso che, l’anno passato, proprio in FA Cup contro l’Huddersfield, a Mata era stato invece annullata la rete per offside. Raggiunto il vantaggio, Darmian (rilanciato dal 1’ al centro della difesa) e compagni sono autori di una prova sorniona, non priva di pericoli innanzi alla porta di Romero, altra vecchia conoscenza del calcio italiano.

Ci pensa però Lukaku a mettere la partita in ghiaccio con il belga che, servito da Sanchez, scatta sul filo del fuorigioco e, dopo aver saltato agevolmente il portiere avversario, deposita in rete. Nella ripresa il Reading gioca d'orgoglio, con lo United che gestisce il risultato e dà vita alla solita girandola di cambi. L'unica vera emozione la fa correre Aluko al 71', ma Romero è bravissimo a distendersi in angolo. Per Solskjaer è la quinta vittoria di fila.

Negli altri incontri delle 13.30, brilla la stella di Arnautovic nel West Ham: dopo la doppietta in Premier, infatti, l’austriaco segna già al secondo minuto contro il Birmingham permettendo ai londinesi di archiviare la pratica con il suggello finale di Carroll. A proposito di continuità, prosegue il momento no della difesa del Bournemouth: dopo i tre gol subiti dal Watford in campionato, ne arrivano altri tre dal Brighton, che passa il turno. Fatica più del dovuto il Burnley, che ha la meglio sul Barnsley (League One) solo nel recupero con un rigore di Wood. Bene il West Bromwich sul Wigan (Sako al 31’), mentre ci pensa l’eterno Peter Crouch a salvare lo Stoke a Shrewsbury e a rinviare ogni discorso alla replica del match. Si ripeterà anche Sheffield Wednesday-Luton, terminata 0-0.

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