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Fabio Grosso si presenta sulla panchina del Lione: "Appena è arrivata la chiamata è stata la mia prima scelta"

L'ex terzino di Inter e Juventus è stato chiamato a sostituire Laurent Blanc dopo un inizio di stagione complicato

18 Set 2023 - 13:56
 © Getty Images

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Fabio Grosso è pronto per affrontare una nuova avventura. Dopo aver guidato il Frosinone alla promozione in Serie A, l'ex terzino di Inter e Juventus è stato presentato come nuovo allenatore del Lione. Un ritorno alle origini per il mister romano che aveva già vestito come giocatore la maglia del club francese dal 2007 al 2009 raggiungendo per due volte gli ottavi di Champions League

Proprio l'accesso all'Europa è uno degli obiettivi che Grosso proverà a centrare dopo l'eliminazione ai quarti di finale di Europa League 2021-2022 a opera del West Ham e l'ottavo posto ottenuto lo scorso anno in campionato. Un risultato che ha spinto la società a esonerare Laurent Blanc complice anche un inizio di stagione complicato caratterizzato da un pareggio e due sconfitte.

"Qui ho trovato un'atmosfera straordinaria. Questa città mi ha lasciato ricordi incredibili durante il mio soggiorno. Ho avuto l'opportunità di tornare qui ed è davvero qualcosa di importante per me essere l'allenatore di questo club - ha esordito Grosso durante la conferenza stampa di presentazione -. Ieri ho avuto l'opportunità di vedere il grande spirito che c'è in questo stadio e in questa società. La società sta crescendo. Dobbiamo mettere tutto in campo, dare tutto per questo club. Non basta dirlo. Dobbiamo riportare insieme dove il club dove merita di essere e non nella posizione di classifica attuale".

In attesa di fare il proprio esordio in Ligue 1 con il Brest nella serata di sabato 23 settembre, il campione del mondo 2006 non ha nascosto la propria soddisfazione per esser approdato nella città transalpina: "Appena è arrivata la chiamata è stata la mia prima scelta. Colgo l'occasione per ringraziare le persone che hanno condiviso questi ultimi due anni e mezzo a Frosinone, è grazie a loro se sono qui. È qualcosa di grande per me essere qui. Lavorerò per ripagare la fiducia".

Grosso non ha avuto dubbi sulla propria scelta nonostante le proposte ricevute dal Marsiglia che ha deciso di virare su Marcelino lasciando spazio all'allenatore capitolino di puntare sulla formazione presieduta da John Textor: "Non mi interessa affatto se fossi la prima, la seconda o la terza scelta. La cosa più importante era che OL fosse la mia prima scelta. Ho scelto di aspettare - ha sottolineato Grosso -. A Marsiglia abbiamo discusso e poi i dirigenti hanno fatto altre scelte. Ho detto loro 'buona fortuna'. Poi ho aspettato qualcosa che mi piacesse molto. Mi piace rischiare. Vedo un futuro incredibile in questo club. Non guardo la data di nascita. Se qualcuno è pronto per giocare, lo faccio giocare".

L' esperienza alla guida delle giovanili della Juventus e successivamente di Bari, Brescia e Verona hanno consentito all'ex difensore della Nazionale di formare un proprio stile di gioco che proverà a riproporre anche in Francia con l'obiettivo di portare il Lione fuori dalla zona calda della classifica: "Ho iniziato a lavorare con i giovani, poi ho continuato con i più grandi, sempre con lo stesso filo conduttore. So dove voglio arrivare, voglio sempre progredire. Ho le idee chiare, lavorerò per trasferire quello che sento nei giocatori. Convincere i giocatori è la cosa più difficile, è già quello che ho iniziato a fare. Possiamo fare diversi sistemi ma per me è importante guardare i giocatori negli occhi per trasferire la mia determinazione. Bisogna essere determinati e coraggiosi, questa è la cosa più importante. Poi si potrà parlare di tattica, ma servono queste due caratteristiche".

La parola d'ordine per questo nuovo corso rimane comunque la pazienza, un elemento che ha consentito a Grosso di firmare importanti risultati anche come allenatore oltre che come giocatore: "Appena inizi a lavorare, le esperienze ti fanno imparare cose. Diciamo spesso che le esperienze difficili sono quelle dove si impara di più. Dopo la Juve sono andato in Serie B e ho fatto belle esperienze. Anche se il risultato a volte non arrivava - ha concluso il mister romano -. Appena ho avuto il tempo di lavorare bene le cose sono andate piuttosto bene. Sogno qualcosa di grande per il futuro, ma sono concentrato sul presente. Lavoriamo subito per crescere".

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