L'Uefa starebbe valutando delle alternative se la Turchia dovesse rinunciare ad ospitare l'ultimo atto del torneo
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Grande fermento a Nyon in vista della chiusura della Champions 2020. Negli ultimi giorni Istanbul avrebbe espresso qualche perplessità sulla possibilità di ospitare la finale a porte chiuse, paventando anche la possibilità di fare un passo indietro e rinunciare. Ipotesi che l'Uefa starebbe vagliando con attenzione, cercando già altre location alternative. Nel dettaglio, al momento, sarebbero tre le opzioni più calde: Lisbona, Doha o Germania.
Per ora si tratta solo di indiscrezioni riportate prima dal New York Times e poi riprese da altri giornali nazionali, ma presto sull'ultimo atto della Champions potrebbero arrivare notizie ufficiali da Nyon. Il 17 giugno nella sede dell'Uefa è infatti in programma una riunione importante e dovrebbero essere annunciate decisioni cruciali per le sorti di Champions ed Europa League. Sia per quanto riguarda la formula dei tornei, sia per le date e le location.
Se la Turchia dovesse rinunciare ad ospitare a fine agosto la finale di Champions, del resto, sul tavolo di Ceferin ci sarebbero già tre altre candidature pronte. La prima fa riferimento alla pista tedesca. Forte del protocollo che le ha consentito di ripartire per prima tra i grandi campionati europei, la Germania potrebbe essere una scelta con elevati standard di sicurezza già rodati.
In alternativa potrebbe farsi largo l'ipotesi Doha come sede unica per giocare ottavi, quarti, semifinali e finale. Una soluzione interessante, che farebbe spostare tutto il torneo in "campo neutro". Infine resta valida anche l'idea Lisbona. Secondo alcuni rumors, la capitale del Portogallo avrebbe già avanzato la sua candidatura in caso di rinuncia di Istanbul e non è escluso che l'idea venga presa in forte considerazione dai vertici dell'Uefa. La finale di Champions 2020 cerca una "casa".