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IL RITRATTO

Frappart, dalla Ligue 1 alla Supercoppa europea: chi è l'arbitro donna che ha infranto il tabù

La 35enne francese ha giocato a calcio fino a 13 anni, poi a 18 la svolta e la scelta di dirigere

14 Ago 2019 - 14:38
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© Getty Images

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Stasera alle ore 21 (diretta su Canale 5 e in streaming su Sportmediaset.it), alla Vodafone Arena di Istanbul casa del Besiktas, si apre una nuova era per il calcio mondiale. A entrare nella storia, come la prima donna a dirigere una finale maschile Uefa, è Stephanie Frappart. 

Nata il 14 dicembre 1983 a Val-d’Oise, in Francia, giocò a calcio fino a 13 anni e a 18 la grande svolta con la scelta di dirigere la partite. A 28 anni, il miglior arbitro donna al mondo arbitrava già nel Championnat National, la terza divisione francese. Nel 2014 il passaggio in Ligue 2, prima donna ad arbitrare nella seconda categoria transalpina.

Sempre in Francia, Frappart è entrata definitivamente nella storia diventando la prima donna a dirigere una partita di Ligue 1, Amiens-Strasburgo 0-0 del 28 aprile 2019. A giugno la Frappart stata inserita a titolo permanente tra i colleghi di Ligue 1 per la stagione 2019/20. A luglio la francese ha avuto l’onore di arbitrare la finale di Coppa del Mondo FIFA femminile tra Stati Uniti e Olanda a Lione.

È arbitro internazionale in campo femminile dal 2009: ha diretto, tra le altre, anche due gare del Mondiale 2015 in Canada, due gare nei Giochi Olimpici di Rio 2016 e 13 gare complessive nella Women Champions League. Tuttavia, Frappart non è la prima donna designata per arbitrare una gara delle competizioni UEFA maschili. Questo onore spetta a Nicole Petignat, che tra il 2004 e il 2009 ha diretto tre partite di qualificazione alla Coppa UEFA.

Nella conferenza stampa della vigilia, l'arbitro transalpino ha mostrato una certa sicurezza e allo stesso tempo ha lanciato un appello. "Ora c'è tanta curiosità, ma se poi in campo sbaglieremo i nostri errori saranno criticati - ha spiegato - Vorrei solo una cosa, essere giudicata come fischietto e non come donna. Il regolamento e la sua applicazione sono uguali per tutti, non hanno sesso".

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