Nel mirino della Lega tedesca le esultanze vietate dei giocatori berlinesi
Niente abbracci in tempo di coronavirus, neppure in fase2, neppure dopo la ripartenza del campionato. In campo ci si marca ipiù o meno stretti, ci si tiene e ci si strattona sui calci d'angolo, ad esempio, ma dopo un gol ognuno deve festeggiare da sé. Il Protocollo della Bundesliga, ripresa sabato, è chiaro (e non sarà diverso negli altri Paesi da questo punto di vista) e dopo le polemiche oggi è arrivata però soltanto una ammonizione per i giocatori dell'Hertha Berlino, protagonisti di una esultanza troppo ravvicinata in occasione delle reti nel successo per 3-0 di sabato contro l'Hoffenheim.
La DFL (la Lega calcio tedesca) ha chiarito dunque che l'Hertha non sarà punita per quelle esultanze, ma a tutti i giocatori è stato ricordato di rispettare il protocollo: "Ci sono linee guida chiare. Abbiamo bisogno che tutti le rispettino", ha detto Robert Klein, amministratore delegato di Bundesliga International, come riportato dalla BBC.
"I club stanno lavorando attivamente con i giocatori. Parlano ogni giorno con loro per ricordare cosa deve essere fatto per assicurarsi il diritto a giocare una seconda partita, una terza e poi finire la stagione".