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PARLA PEP

Guardiola e Baggio show in tv: Brescia, Mazzone, De Gregori e... un futuro insieme in Italia

Il tecnico catalano: "Via dal City? Non è vero, devo riflettere. Messi il più forte di tutti i tempi"

13 Ott 2024 - 22:06
 © Getty Images

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Pep Guardiola ha l'Italia nel cuore, non lo ha mai negato e anzi lo ha confermato in un'intervista show con Roby Baggio. Il tecnico del Manchester City, vincitore due volte del Triplete, ha scherzato con il vecchio compagno di squadra tra un ricordo e l'altro, spingendosi anche a una promessa: "Se Roberto mi facesse da assistente, verrei subito ad allenare in Italia". Tra un sorriso e l'altro in realtà Pep ha spento le voci sul suo futuro sia per un'eventuale "last dance" con il Manchester City sia per la candidatura a ct dell'Inghilterra: "Non è vero niente, semplicemente perché non ho ancora deciso. Non so ancora cosa farò a fine stagione, mi prendo del tempo per riflettere. Tutto può succedere".

Ospite da Fabio Fazio a Che tempo che Fa, Pep Guardiola ha ripercorso gli anni al Brescia con il Divin Codino in collegamento: "Quando parlo di Baggio mi commuovo - ha commentato il catalano -. L'ho conosciuto al termine della carriera e aveva un ginocchio che sembrava una lavatrice. Posso solo immaginare quanto potesse essere stato forte all'apice della carriera. Una bella persona, unica e con tanto umorismo. Non penso che in Italia esista qualcuno che non lo ami. Mi sarebbe piaciuto giocare più anni con Baggio. Mi sono divertito tanto. Nel Brescia c'era un gruppo meraviglioso. Vengo spesso. Io non mi pento è stato uno dei periodi più belli della mia vita con lui e con Luca Toni. Quella squadra era fortissima".

Nel periodo al Brescia Guardiola e Baggio hanno giocato per la salvezza, allenati da Carletto Mazzone che Pep ha ricordato nuovamente con affetto: "La prima volta che l'ho visto ero in tribuna nella famosa volta in cui andò sotto la curva dell'Atalanta dopo il 3-3, mi chiesi se davvero fosse il mio allenatore. La prima cosa che mi disse è che non mi voleva. Era un allenatore di vecchio stampo, che lavorava con ironia e umorismo". Un ricordo condiviso con Baggio con cui il catalano condivise l'ormai celebre episodio del cane all'allenamento: "Aveva paura dei cani Mazzone e non li voleva al centro sportivo. Un giorno vide un labrador correre per il campo e urlò chiedendo di chi fosse. Quando gli dissero che era il mio - ha raccontato Baggio -, disse 'aò, ma diamogli una palla, un biscottino...".

Guardiola ha risposto alle domande parlando un ottimo italiano nonostante i tanti anni passati dalla sua esperienza in Serie A, svelando un retroscena: "Devo ringraziare Francesco De Gregori, ho imparato la lingua ascoltando le sue canzoni in macchina con le cassette. La mia preferita è La storia siamo noi".

Infine impossibile non parlare degli altri suoi due grandi amori sportivi, il Barcellona e Lionel Messi: "In Champions non vorrei incontrare i blaugrana, è una squadra a cui sono legatissimo e non mi fa piacere doverla affrontare. A tal proposito della nuova formula non ho capito niente, vediamo a fine stagione come sarà". Sulla Pulce: "Forse è una mancanza di rispetto per Maradona e Pelé, ma Messi per me è il più forte di tutti i tempi. Siamo fortunati a viverlo perché succede una volta sola, lui è "La Grande Bellezza"".

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