Il centravanti francese ha lasciato il campo e si è rifiutato di proseguire
Il razzismo macchia nuovamente il mondo del calcio e il protagonista, suo malgrado, è Moussa Marega. Durante la sfida tra Vitoria Guimaraes e Porto, subito dopo aver segnato il gol del 2-1, l'attaccante dei Dragoes, vittima fino a quel momento di diversi insulti razzisti provenienti dagli spalti, ha esultato mostrando a tutti il colore della sua pelle, poi ha chiesto il cambio e uscendo ha mostrato due volte il dito medio ai tifosi avversari, mente Sergio Conceiçao, suo allenatore, urlava ai supporter di casa di vergognarsi.
"Vorrei solo dire a questi idioti che vengono allo stadio a urlare cose razziste, andate a farvi fottere. E ringrazio anche gli arbitri per non avermi difeso e per avermi dato un cartellino giallo perché difendo il colore della mia pelle. Spero di non incontrarvi mai più su un campo di calcio! Siete una vergogna" si è sfogato l'attaccante su Instagram dopo il match, mentre il tecnico del Porto, Conceiçao, ha commentato così l'episodio nel post partita: "Mi piace parlare di calcio, ma oggi non posso farlo a causa di ciò che è successo. Siamo indignati. Noi siamo una famiglia, oltre ogni nazionalità o colore della pelle. Siamo umani e chiediamo rispetto. Ciò che è successo è vergognoso".