A febbraio parlerà con il presidente del Psg, ma il rinnovo è difficile
L'ultimo bersaglio da colpire, forse, diventerà la fisica. Zlatan ibrahimovic chiude il 2015 così, con un fulmine che trafigge il portiere del Caen, annullando le proporzioni che suggeriscono il suo metro e 92 di altezza e i suoi quasi 100 kg di peso. E' la rete numero 15 di un campionato in cui gli altri sono, da tempo, ridotti a comparse: 19 i punti di vantaggio sul Monaco, secondo in Ligue 1; 51, quelli con cui il Paris Saint Germain di Zlatan diventa campione d'inverno col miglior risultato di sempre, assaporando già il grande salto in Champions League, dopo tre stagioni arenatesi ai quarti di finale...
Il Chelsea può attendere: la collezione di Ibra in campionato, impreziosita da 5 doppiette, basta e avanza al presidente Al Khelaifi per allungare la carriera parigina dello svedese. "Non dimenticherò mai quello che Zlatan ha fatto per il Psg - rivela lo sceicco a Le Figaro - a 34 anni, ogni partita lo rende felice come se ne avesse 16. A febbraio discuteremo del suo futuro, di quello che vorrà fare; lui sa che lo sostengo sempre".
Due mesi per la verità, con la Premier - sempre sfiorata da Ibra - che resta un richiamo forte; intanto, la poco allenante Ligue 1 - uno dei limiti lamentati da Zlatan - è lì, pronta ad ospitare nuove magie, ad infrangere altri record.