La nazionale scandinava deve evitare la retrocessione in Nations League, ma a tenere banco è sempre Zlatan
Continua senza sosta la polemica tra Zlatan Ibrahimovic e la nazionale svedese. Il post su Twitter del centravanti del Milan con la maglia della Svezia e la didascalia che recitava “è un po’ che non ci si vede” ha scatenato una querelle che non accenna a fermarsi. Gli scandinavi preparano due partite di Nations League, contro Francia e soprattutto Croazia, importantissime per evitare la retrocessione, ma nel ritiro della squadra del ct Andersson l'argomento è sempre lo stesso: Ibra.
Il post di qualche giorno fa sembrava un segnale della sua voglia di tornare a vestire la maglia della nazionale del suo paese, ma il ct Janne Andersson aveva subito respinto l'ipotesi: “Mi dicono che c’è un piano dietro questa foto, ma io non lo capisco e non ci sprecherò energie”. E il piano, in effetti, c’era davvero, come confidato dallo stesso Ibra dopo il match con il Verona: "L'ho fatto per irritare qualcuno".
Missione decisamente compiuta, perchè dopo le parole del ct è stato il turno del presidente della Federcalcio svedese, Karl-Erik Nilsson, che parlando al Goteborgs–Posten è tornato sulle accuse lanciate al ct da parte di Zlatan quando Andersson lasciò in panchina Kulusevski per la partita contro la Francia (”Queste sono persone incompetenti nelle posizioni sbagliate che soffocano il calcio svedese”, scrisse Ibra sui social).
“Non è l’unico che si interessa a quello che stiamo facendo. Quasi ogni persona al mondo ha un’opinione, e lui ha la sua. Ma è chiaro che quando il nostro miglior calciatore di tutti i tempi dice queste cose senza alcuna prova, è davvero, davvero brutto. E sono ancora estremamente deluso da quello che ha fatto - ha detto Nilsson prima di commentare il post con la maglia della Svezia - Un gochino di cattivo gusto. Lo ha fatto per fare irritare alcune persone, non mi è piaciuto".
Il ct, il presidente federale, ma anche un calciatore della squadra ha voluto dire la sua al riguardo. Kristoffer Olsson non ha mai diviso lo spogliatoio con Ibra ma, intervistato dal quotidiano Aftonbladet, non ha potuto evitare qualche domanda sul milanista. “Il fatto che abbia cominciato a scrivere alcune cose non influisce. È chiaro che se ne parlerà, ma ha lasciato la Nazionale qualche anno fa, quindi non c’è niente di concreto. E lo ha detto lui stesso che è stata una mossa per infastidire qualcuno”.
A differenza del ct e dei vertici federali, che non hanno apprezzato le punzecchiate di Ibra, Olsson sembra imperturbabile: “È chiaro che la gente ne parla. Zlatan è ancora il miglior calciatore svedese, ma penso che tutti sappiano che lui stesso sa di aver fatto quello che ha fatto e poi ha lasciato la nazionale. Se poi vuole spuntare fuori, infastidire qualcuno e divertirsi, è libero di farlo se gli va”.