Si chiama Hernan Lopez Munoz, ha 18 anni, sua nonna è la sorella di Diego e il padre Daniel è stato calciatore
Il nipote di Maradona segna quattro gol con la maglia del River. Sembra niente detto così, ma per gli argentini è una storia pazzesca. Come se il nipote di Francesco Totti giocasse nella Lazio o una delle prossime generazioni straordinarie dei Maldini scegliesse la maglia dell’Inter. Eppure è successo. Nelle giovanili del River, Hernan Lopez Munoz ha messo a segno un clamoroso poker contro il Tigre, partita vinta dai “Millionarios” per 6-0. E la storia è tutta da raccontare.
Prima di tutto, il personaggio. Hernan Lopez Munoz ha 18 anni ed è figlio di Daniel Lopez Maradona, un nipote di primo grado di Diego, figlio a sua volta di Ana Maria Maradona che è una delle sorelle del Pibe. Praticamente Ana Maria Maradona è la nonna di Hernan e Diego, tecnicamente, è il prozio del ragazzo. Difficile da spiegare come genesi, più semplice da spiegare il fatto che Munoz abbia nel dna un talento che lo rende adatto al mestiere di calciatore. Al momento si trova nella quarta squadra del River, allenata da Juan Josè Borrelli, ma è già stato impiegato (con gol all’attivo) dalla seconda squadra e si è anche allenato parecchie volte con la prima squadra.
I quattro gol segnati al Tigre non sono dunque casuali. Mancino naturale, molto rapido nei movimenti, è soprannominato “Firu”, diminutivo di Firulete che vuol dire “filetto”, perché a differenza del celebre prozio non ha un filo di grasso, solo i muscoli necessari per essere sempre scattante. Pur essendo solo diciottenne, ha già giocato in diverse squadre. Ha iniziato con il Pacifico, poi è passato alla Juventud de Devoto, all’Agronomia, al Cultural de Tapiales e poi all’Argentinos Juniors, squadra in cui hanno giocato sia il padre che il prozio. Ma all’Argentinos Junior giocava poco e così è nata l’opportunità di andare al River. L’ha voluto a tutti i costi Gabriel Rodriguez, coordinatore generale delle giovanili del River. E i fatti gli stanno dando ragione, qualcuno già lo vorrebbe veder esordire in prima squadra.
Suo padre Daniel è stato pure giocatore, anche se nessuno se lo ricorda. Partito dall’Argentinos, ha poi giocato con il Gimnasia de Jujuy, con i Mineiros, con l’Estudiantes de Merida e il Deportivo Italmaracaibo (queste due in Venezuela), con il San Miguel, il San Martin de Tucuman, con l’Almagro e con L’Independiente Dolores di General Cabrera.
Dicono che Hernan abbia la testa giusta per fare il calciatore. Scambia spesso messaggi whatsapp con il prozio, che lo riempie di consigli così come il padre Daniel. “Non mi pesa affatto essere un familiare di Diego Maradona, non sento affatto la pressione su di me”. Resta davvero particolare la storia di un ragazzo che essendo pronipote di Maradona, leggenda del Boca Juniors, si sta affermando con gli arcirivali del River Plate. Ma in fondo anche Diego nel 1981 andò molto vicino a firmare per il River. Sarebbe cambiata la storia e forse sarebbero passati inosservati i gol di Hernan, che invece così ha avuto il suo momento di gloria, a prescindere da come si svilupperà la sua carriera.