In Nicaragua si gioca, l'uruguaiano Bernardo Laureiro smonta l'ipotesi del virologo belga Van Ranst
In campo con le mascherine. La proposta del virologo belga Van Ranst ha fatto discutere e una risposta secca è arrivata dal Nicaragua, dove il campionato prosegue regolarmente. "E' una proposta irrealizzabile e assolutamente fuori da ogni logica - ha commentato il giocatore uruguaiano Bernardo Laureiro -, giocare con la bocca tappata è insostenibile". Laureiro è uno dei pochi giocatori costretti a scendere in campo e proprio per protesta con il Diriangén avevano giocato con le mascherine.
"E’ stato un incubo. Lo abbiamo fatto inizialmente in segno di protesta, ma è infattibile - ha ribadito il centrocampista uruguaiano -. Io ho resistito solo 15 minuti, poi ho dovuto togliere la mascherina per evitare di soffocare. Senti di andare in debito di ossigeno e la temperatura diventa insopportabile. Manca il necessario ricambio d’aria e hai la sensazione che i polmoni non riescano più a incamerare ossigeno. Capisco la necessità di studiare misure che tutelino la salute dei giocatori ma è impensabile giocare con la bocca tappata".