Nel frattempo il direttore sportivo dei Magpies Dan Ashworth annuncia l'apertura di un'indagine interna. Il Milan: "Saputo della dipendenza di Tonali dai media"
Anche in Inghilterra si indaga su Sandro Tonali. La Football Association ha infatti aperto un'indagine sul centrocampista azzurro per definire con più certezza i confini delle sue attività di scommesse: la federcalcio inglese vuole assicurarsi che Tonali non abbia continuato a scommettere sul calcio anche dopo il trasferimento a Newcastle. Si tratta naturalmente di un pro forma, un passaggio quasi obbligato, ma che potrebbe aiutare a vederci chiaro anche il suo attuale club, che nel frattempo ha annunciato un'inchiesta interna. Il Milan, dal canto suo, ha fatto sapere ai media inglesi di aver appreso della dipendenza di Tonali solo quando la notizia è diventata di pubblico dominio.
IL MILAN: "APPRESO DELLA DIPENDENZA DI TONALI SOLO DAI MEDIA"
Interpellato dal Daily Mail, il Milan ha fornito la sua versione in merito alle indagini del Newcastle e della FA: "Abbiamo appreso della dipendenza da gioco di Tonali per la prima volta attraverso i resoconti dei media, quello che sappiamo è solo quello che leggiamo. Non sappiamo altro".
IL DS DEL NEWCASTLE: "FAREMO INDAGINE INTERNA, DIFFICILE DIRE SE IL MILAN SAPEVA QUANDO LO HA VENDUTO"
Il Milan era già a conoscenza della situazione di Sandro Tonali sul caso scommesse prima della cessione al Newcastle? Dan Ashworth, direttore sportivo degli inglesi, preferisce non sbilanciarsi, in un senso o nell'altro, durante la conferenza stampa in cui ha annunciato come la squadra inglese stia provvedendo a dar vita a un'indagine interna per comprendere al meglio i termini della questione. "È davvero difficile per me entrare nel merito di ciò che gli altri club fanno o non sanno. Tutto quello che possiamo fare è esaminare la nostra indagine interna e il nostro processo interno. È una domanda davvero difficile a cui rispondere, semplicemente non lo so" ha sottolineato Ashworth.
Il ds del Newcastle non ha nascosto la propria amarezza in merito alle circostanze in cui è uscita la notizia del coinvolgimento di Tonali, non avendo altro modo che prendere atto di quanto stava accadendo all'interno del ritiro della Nazionale: "Ne siamo venuti a conoscenza per la prima volta quando c’era una potenziale accusa sui social media. La Federazione Italiana si è recata a Coverciano per parlare con Sandro. Nelle 48 ore successive tutto si è svolto rapidamente e c'era il rischio che potesse essere accusato - ha raccontato Ashworth -. Il nostro primo pensiero è stato proteggere il nostro giocatore, fa parte della nostra famiglia, e dargli l’aiuto e il sostegno di cui aveva bisogno. Volevamo capire esattamente cosa fosse successo e lavorare in modo trasparente con le autorità. Anche Sandro voleva farlo fin dall'inizio".
Quanto è capitato è apparso fuori dal controllo del dirigente inglese che ha valutato il proprio operato con attenzione prima di proseguire il proprio lavoro e puntare ora a un giocatore che possa sostituire l'azzurro nei dieci mesi di squalifica. Il nome indicato sarebbe quello di Ruben Neves dell'Al Hilal, tuttavia gli stretti rapporti fra il fondo PIF (proprietario del Newcastle) e la Saudi Pro League impedirebbero a questa operazione di andare in porto.
In attesa di scoprire quale sia la verità dietro la vicenda, i Magpies starebbero pensando di intervenire sul contratto di Tonali riducendolo di 140.000 sterline a settimana fino alla fine dello stop. "Potreste vederla in questo modo. All’interno del contratto c’è sempre una certa flessibilità - ha concluso Ashworth -. Dipende da come reagiscono quando infrangono una regola, ecc. Come club, sappiamo in che maniera Sandro ha agito da quando è scoppiata la questione".