L'attaccante del Derby County: "Mentre gli altri sport si fermavano noi andavamo avanti", poi lancia la proposta per il Mondiale 2022
Wayne Rooney sfoga tutta la sua frustrazione per come il calcio inglese ha affrontato l'emergenza coronavirus: "Fino all'assemblea straordinaria della Football Association sembrava che i calciatori in Inghilterra fossero trattati come cavie - ha attaccato il centravanti del Derby County sulle colonne del Times - Il resto dello sport si stava fermando, mentre a noi veniva detto di continuare. Io e i miei compagni fino a giovedì ci stavamo allenando aspettando il discorso di Boris Johnson. Poi finalmente è stata presa la decisione giusta".
Per l'ex capitano del Manchester United si è trattato dell'esordio come opinionista sulle pagine del prestigioso quotidiano britannico, in un momento particolarmente delicato per l'Europa e per il mondo dello sport: "Alcune persone non saranno felici di questa scelta, ma in questo caso il calcio deve essere messo in secondo piano. È uno sport, è solo uno sport. Se la vita delle persone è a rischio, questa deve venire prima di tutto, indipendentemente dal fatto che tu stia per vincere il titolo, lottando per entrare in Europa o per evitare la retrocessione. Saremo felici di giocare fino a settembre se la stagione dovesse essere prolungata. Se è così, così sia. Questo è il nostro lavoro. Finché sappiamo di giocare in un ambiente sicuro per noi e per gli spettatori, giocheremo".
Rooney ha colto l'occasione anche per lanciare la sua proposta in ottica Qatar 2022: "Ora la Premier e tutti gli altri campionati inglesi dovranno riformulare il calendario. Il prossimo Mondiale si terrà tra novembre e dicembre. Si potrebbe approfittare di questa situazione per finire la stagione in corso entro la fine dell'anno e iniziare in inverno - e non in estate - le successive due. Così si potrebbe arrivare meglio al grande appuntamento".