Il difensore avrebbe violato una legge che vieta agli uomini di toccare una donna al di fuori della propria cerchia familiare
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Il difensore Ramin Rezaeian, nazionale dell'Iran e in forza all'Esteghlal, sarà squalificato per aver abbracciato una tifosa prima della partita contro il Chadormalu. Una motivazione clamorosa, ma non una novità in terra iraniana, dato che già lo scorso aprile il portiere Hossein Hosseini era stato destinatario di una convocazione del comitato etico per lo stesso motivo. Rezaeian, convocato sia per i Mondiali del 2018 sia per quelli del 2022, si sarebbe infatti macchiato di una violazione di una legge in vigore nella Repubblica Islamica dell'Iran dopo la rivoluzione del 1979.
Secondo le regole vigenti in Iran, infatti, è fatto divieto di toccare una donna al di fuori della propria cerchia familiare. Abbracciando la tifosa prima della sfida tra il suo Esteghlal e il Chadormalu, quindi, Rezaeian avrebbe infranto la legge.
La scorsa primavera, invece, a Hossein Hosseini era costato una giornata di squalifica e una multa pari a circa 4.500 euro l'aver difeso una ragazza che aveva invaso il campo al termine della sfida tra Aluminium Arak e l'Esteghlal. Il portiere aveva fatto questo gesto per proteggerla dal "trattamento speciale" degli steward che erano immediatamente accorsi. Il calciatore, così come la tifosa, erano stati portati via a forza tra i cori di protesta della gente sugli spalti, che gridava "Vergogna! Vergogna!" all'indirizzo di steward e forze dell'ordine.
In Iran le donne sono tornate negli stadi del calcio, dopo oltre 40 anni di divieti, per assistere a partite inizialmente solo della nazionale, poi anche altre. Il tutto grazie alla pressioni della Fifa sulla federcalcio locale.