Famosi per le giocate in molti hanno sorpreso anche in altre arti
Ha sorpreso tutti alla Domenica Sportiva Gianluca Lapadula, un talento non solo sul campo di gioco, ma anche al pianoforte dove un brano di Chopin gli è valso la standing ovation del pubblico, nemmeno fosse a San Siro. "Sono un autodidatta" spiega il giocatore del Milan il giorno dopo "suonare mi rilassa". Ma il suo non è un caso unico. C'è l'attaccante dell'Arsenal Walcott che scrive fiabe, mentre il portiere Cech suona la batteria.
Sono solo tre casi di un lungo elenco. Il più recente che ha fatto discutere è quello di Daniel Pablo Osvaldo, ex centravanti di Fiorentina, Roma e Juve, che a 30 anni ha addirittura lasciato il calcio per intraprendere la carriera della 'sei corde'. Un appassionato di musica reggae è Ruud Gullit, ex fuoriclasse del Milan, che ha inciso alcune pubblicazioni discografiche ospitate nella hit 'South Africa' e che ha anche la passione per il golf.
Così come Alexi Lalas, ex difensore degli Usa e dei LA Galaxy, diventato voce e chitarra del gruppo rock Gypsies. Emuli di Lapadula anche i due portieri della Roma: se per il polacco Szcezsny suonare Chopin può sembrare quasi naturale, per il vice brasiliano Alisson diventa naturale cimentarsi nel sertanejo. Ha la passione della musica anche Ronaldinho, immortalato qualche volta a suonare le percussioni in gruppi brasiliani. Musicista quasi professionista, che si esibisce regolarmente su palcoscenici carioca, è l'ex granata Leo Junior, detto Junior Maestro, che ha un suo gruppo di 'pagode' e che ai tempi in cui giocava incise anche l'inno della Selecao.
L'ex Real Madrid Julio Baptista, un passato anche nella Roma, ha invece un debole per gli scacchi. Gli ex perugini Hidetoshi Nakata e Renato Olive erano invece patiti, e praticanti, del tiro al piattello, così come Roberto Baggio. L'ex calciatore russo Andrei Arshavin da talentuoso trequartista si è trasformato in uno stilista di abiti da donna. Grandi appassionati, e collezionisti d'arte, sono invece Fabio Capello, Cesare Prandelli, Vincenzo Montella, Jonathan Zebina, che in camera da letto aveva due sculture di De Chirico.