I Colchoneros strappano il pari al Camp Nou con due rigori e favoriscono il Real. Il Siviglia rafforza il quarto posto con il 3-0 al Leganés
Barcellona-Atletico Madrid, big match del 33esimo turno di Liga, termina 2-2. Blaugrana avanti per due volte con l'autorete di Diego Costa (11') e il 700esimo gol in carriera di Messi, festeggiato con un favoloso cucchiaio su rigore (50'). I Colchoneros pareggiano con due penalty realizzati da Saul (19' e 62') e fanno un favore al Real Madrid, che può andare a +4 sui blaugrana. Il Siviglia rafforza il quarto posto con il 3-0 al Leganés.
BARCELLONA-ATLETICO MADRID 2-2
I blaugrana per risolvere la crisi, i Colchoneros per dare continuità a un periodo d'oro, iniziato già prima del lockdown. Al Camp Nou va in scena il big match del 33esimo turno. Ancora fuori il grande ex Griezmann nel Barça, in panchina anche João Felix tra gli ospiti. Setien lancia Puig dal primo minuto e manda in panchina Arthur, il nuovo acquisto della Juventus.
Sono gli ospiti i primi a pungere, ma i padroni di casa i primi a segnare: al 6' un cross di Carrasco percorre tutta l'area piccola senza che venga deviata da piedi “amici”; piedi che diventano decisivi, e sono quelli di Diego Costa, cinque minuti più tardi, nel deviare in porta un corner di Messi. La serataccia del bomber rojiblanco prosegue con il rigore neutralizzato da ter Stegen. Fortuna per Simeone che il penalty, concesso per un intervento in ritardo di Vidal sullo scatenato Carrasco, si debba ripetere, poiché il Var rileva che il portiere abbia lasciato la linea di porta prima dell'esecuzione dell'ex Chelsea. Il rigore “2.0” viene calciato da Saul, che spiazza il tedesco (19'). La risposta dei padroni di casa arriva grazie a Messi, che al 22' colpisce un palo esterno con un clamoroso sinistro a giro. Poi la gara si addormenta con un lungo possesso palla dei catalani, l'Atletico lo accetta e si chiude alla sua maniera, raddoppiando sistematicamente la Pulce.
Passato il primo tempo senza che si vivano grandi emozioni, la ripresa si apre con l'episodio che porta avanti i blaugrana per la seconda volta: Felipe scalcia Semedo al limite dell'area, Messi trasforma il rigore del 2-1 alla Panenka, con il cucchiaio. C'è un modo più dolce per festeggiare il gol numero 700 in carriera?
I Colchoneros tuttavia non si arrendono al facile romanticismo sul fenomeno argentino e spingono per acciuffare di nuovo il pari. Il primo squillo arriva da Diego Costa (colpo di testa a lato di poco), il secondo colpisce dritto al cuore il Barcellona e le sue speranze di titolo, perché l'arbitro Hernandez concede il secondo rigore di serata all'Atletico, guadagnato ancora una volta da Carrasco (fallo di Semedo). Ancora Saul dal dischetto, stavolta ter Stegen intuisce ma non respinge a sufficienza, ed è 2-2 al 62'. Il Barça a questo punto si butta in avanti: pareggiare o perdere questa gara cambierebbe poco, perché anche con il pari il Real andrebbe a +4 battendo il Getafe. Che poi sarebbe +5, considerando gli scontri diretti favorevoli. E con cinque giornate da giocare significherebbero tre quarti di titolo in tasca. Per questo la banda di Setien cinge d'assedio la metà campo avversaria alla ricerca del 3-2, soprattutto con Vidal. Anche Simeone non sta a guardare: dentro João Felix, Morata, Lemar e Vitolo, con la conseguenza che le squadre si allungano e ognuna potrebbe segnare. Non lo fa nessuno, però. E tra Barça e Atletico, vince il Real Madrid.
LEGANÉS-SIVIGLIA 0-3
Il match del Butarque è poco più di un allenamento per il Siviglia, che dispone a suo piacimento della penultima in classifica. Pericolosi sin dall'inizio gli ospiti, che vanno vicini al gol con En Nesyri: clamoroso il gol mangiato dal grande ex, che manda a lato da due metri a portiere battuto sugli sviluppi di un corner. Le reti che mettono il match in cassaforte per Lopetegui arrivano da Oliver Torres, che al 23' punisce un'uscita a farfalle di Cuellar e al 35' capitalizza un'ottima discesa di Jesus Navas, sfruttando anche una certa passività della difesa dei padroni di casa. Che poco prima si erano fatti vedere per l'unica volta nel primo tempo con un preciso colpo di testa di Aviles: Vaclik era volato alla sua sinistra per sventare la minaccia. Nella ripresa gli andalusi si fanno notare ulteriormente con Suso, il Leganés ci prova soprattutto con Aitor Ruibal, sfruttando un Siviglia forse troppo distratto, che però ha la qualità per chiudere quando vuole. E lo fa al minuto 82': Munir si libera di Rosales con una finta di corpo e trova il palo lungo con il destro. In classifica, Lopetegui è quarto con 57 punti e ricaccia a -5 il Getafe (che ha una gara in meno). Al Leganés serve invece un miracolo, e forse neanche quello, per salvarsi: il Celta è a +9 e mancano solo cinque gare.
MAIORCA-CELTA VIGO 5-1
Il Maiorca si rialza dopo due sconfitte consecutive e frena un Celta che nelle ultime tre giornate aveva rifilato un 6-0 all'Alaves e tolto punti a Barcellona e Real Sociedad. Non c'è storia, i padroni di casa vanno sul triplo vantaggio dopo appena 40', frutto del rigore di Budimir (13') seguito dal destro a giro di Cucho (27') e dal mancino di Pozo (40'), molto simile al gol del raddoppio. Nella ripresa gli ospiti cercano di tornare nel match grazie al penalty trasformato da Iago Aspas al 50', ma Budimir li riporta subito a -3 con un sinistro da posizione ravvicinata (52'). Al 60' arriva anche la manita a firma Sevilla: con questi tre punti il Maiorca sale a 29 e allunga a +4 sul Leganés. Ma soprattutto, si avvicina a -5 dal Celta, l'ultimo posto buono per salvarsi.