Finisce 1-1 il derby del Turia: nel finale, dopo il vantaggio di Rodrigo, arriva il pareggio su rigore di Melero. Gli avversari dell’Inter in Europa League perdono 2-1 in rimonta in Andalusia
Nel 28esimo turno di Liga, il primo della ripresa dopo lo stop, il Valencia non riesce ad andare oltre l’1-1 in casa contro il Levante e resta settimo. Succede tutto nel finale: dopo la zampata vincente di Rodrigo, Melero agguata il pareggio su rigore. Il Granada batte 2-1 il Getafe e infligge un duro colpo agli avversari dell’Inter in Europa League, ribaltando nella ripresa la gara in 9’ con l’autogol di Dakonam (70’) e la rete di Carlos Fernandez (79’).
VALENCIA-LEVANTE 1-1
Il Mestalla è vuoto, esattamente come l’ultima partita ufficiale disputata dai valenciani contro l’Atalanta, persa 4-3 sotto i colpi di Ilicic negli ottavi di ritorno di Champions dello scorso 10 marzo. Questa volta, però, non si gioca in silenzio: in filodiffusione, infatti, c’è la trasmissione registrata del tifo del Valencia. All’11’ il cross di Rochina su punizione dalla sinistra viene bloccato da Cillessen in uscita alta. Anche se è il Valencia a condurre le operazioni iniziali della partita, gli ospiti si dimostrano insidiosi con un altro cross tesissimo dalla sinistra, con Cillessen che anticipa, in uscita, la deviazione sul primo palo di Roger Martí. Alla mezz’ora Florenzi salva provvidenzialmente un contropiede rapidissimo giostrato da Clerc dopo un erroraccio di Parejo direttamente su calcio di punizione. Un minuto più tardi arriva la prima vera grande occasione per i padroni di casa: la conclusione a rimorchio di Soler, su bella iniziativa di Guedes sulla destra, va a stamparsi sulla traversa, grazie anche alla deviazione quasi impercettibile, ma decisiva, di Aitor Fernandez. Dopo il cooling break, il Levante risponde con un destro non particolarmente pericoloso scagliato da Bardhi, su suggerimento di Miramon, che termina di poco alto sopra la traversa. Poco dopo Rochina ci prova dalla distanza con un mancino potente ma centrale; tutto facile per Cillessen. Botta e risposta alla fine della prima frazione di gioco: prima Gayà tira a lato col destro (non il suo piede preferito), poi sul fronte opposto il sinistro incrociato dai venti metri di Rochina è angolato ma schiacciato e ancora una volta è facile preda del portiere del Valencia.
Nonostante il lunghissimo stop del campionato spagnolo, il ritmo rimane tambureggiante fin dalle prime battute anche nella ripresa. Campaña prova il gol da centrocampo, ma Cillessen non si fa sorprendere. La partita di Alessandro Florenzi dura in tutto 57 minuti, sostituito da Wass in modo tale da avere più spinta. Tuttavia, il Valencia comincia a commettere diversi errori in fase di palleggio e i ritmi di gara cominciano vertiginosamente a calare. A metà esatta del secondo tempo tenta Rodrigo di dare una scossa ai suoi scaricando un destro che trova la grande risposta in respinta di Aitor Fernandez. A 15’ dalla fine Roger Martí, già ammonito, commette un fallo ingenuo su Guillamon e così il Levante è costretto a restare in inferiorità numerica. Il Valencia prova ad approfittarne, ma Postigo salva sulla linea la conclusione di petto da parte di Rodrigo a pochissimi metri dalla porta. Al 90’ arriva il gol che sembrerebbe quello della vittoria per il Valencia: sul traversone dalla sinistra di Gayà, arriva la zampata vincente di Rodrigo. Sembrerebbe, però. Perché al 98’, ecco il pareggio ospite: Diakhaby commette un fallo ingenuo su Vezo e per il Var è rigore per il Levante. Melero spiazza Cillessen e così il derby del Turia finisce 1-1. Il Valencia fallisce l’aggancio al sesto posto occupato dall’Atletico Madrid.
GRANADA-GETAFE 2-1
È una sfida tra due squadre molto organizzate, quella del Nuevo Los Carmenes. Se poi aggiungiamo che i motori hanno ripreso a girare dopo tre mesi di stop forzato, si capiscono i ritmi inizialmente bassi di questa sfida ravvivata dai cori “artificiali” emessi dagli altoparlanti dello stadio granadino. Nuovo protocollo nell'ingresso in campo (prima la squadra di casa, poi la terna arbitrale, poi la squadra in trasferta) e doveroso minuto di silenzio in memoria delle vittime della pandemia, poi è tempo di giocare, anche perché ci sono obiettivi succosi in palio, come il sogno Champions League per gli ospiti e i non spenti desideri europei del Granada.
Prime fasi noiose, poi il Getafe punisce nell'unica disattenzione difensiva avversaria: Nyom spizza di testa un pallone che sembrava destinato alla rimessa laterale e mette in moto Molina, che supera un difensore e fa sì che Deyverson (Mata è squalificato) si presenti a tu per tu con Rui Silva. Ottimo il portoghese in respinta, sfortuna per i padroni di casa che Timor sia sulla traiettoria e insacchi con un bel sinistro sotto la traversa. È il 20' e il Getafe è quarto da solo, a +3 sulla Real Sociedad. Ma non dura, anzi.
Un primo tempo molto spezzettato e caratterizzato, oltre al gol, solo da un colpo di testa di Carlos Fernandez parato da Soria, fa posto alla ripresa, dove la gara cambia con un episodio decisivo. È il 70' quando una punizione senza troppe velleità diventa un'arma letale per la difesa di Bordalas, perché Dakonam va in bambola sulla pressione di Carlos Fernandez e prima costringe all'intervento Soria, poi - non contento - si trascina anche il pallone in rete, lamentando una spinta che, se c'è, è molto lieve. È un colpo che stende il Getafe, che prima dell'1-1 sembrava in pieno controllo e invece subisce il ritorno del Granada. E quando la partita si mette così, è possibile che il corso della storia acceleri, e una salita leggera diventi il Mortirolo. Nove minuti più tardi, Timor esce momentaneamente dal campo per l'ennesima botta ricevuta: proprio in superiorità numerica il Granada trova gli spazi per sfondare e lo fa con Carlos Fernandez, che punisce una respinta incerta di Soria su un suo primo tentativo. Dal quarto posto al potenziale sesto posto solitario, se l'Atletico Madrid vincesse a Bilbao e la Real Sociedad facesse risultato con l'Osasuna: in Liga non ci si può distrarre un attimo. E il Granada intanto è ottavo a 41.