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SPAGNA

Liga: il Real Madrid si sveglia nella ripresa, Benzema e Asensio stendono il Valencia

I Blancos soffrono nel primo tempo (palo e gol annullato a Rodrigo), poi si impongono e restano a -2 dal Barcellona. Real Sociedad ko: vince l'Alaves

19 Giu 2020 - 00:25

Il Real Madrid risponde al Barcellona e dopo qualche iniziale grattacapo piega per 3-0 un volitivo Valencia nell'insolita cornice dell'Estadio Di Stefano. Nel primo tempo gli ospiti colpiscono un palo con Rodrigo, che si vede poi annullare un gol dal Var. Nella ripresa cambia tutto e arrivano la doppietta di Benzema (61' e 86') e la zampata di Asensio (74'): il Barça capolista resta a +2. Rallenta ancora la Real Sociedad: l'Alaves vince 2-0.

REAL MADRID-VALENCIA 3-0
Il Barcellona scappa e il Real Madrid deve rispondere, pur contro un avversario sempre ostico come il Valencia, in uno stadio completamente privo di pubblico e che soprattutto... non è il Santiago Bernabeu. Si gioca infatti all'Estadio Alfredo Di Stefano, nella Ciudad Deportiva de Valdebebas. Lo stadio principale delle Merengues è infatti fermo per lavori, e per il resto della stagione sarà questa la nuova casa del Real Madrid. Che inizia anche con il piede giusto (i primi minuti sono un monologo dei Blancos, con Casemiro che impegna Cillessen già al 4' minuto e il portiere ospite che nel primo quarto d'ora deve opporsi anche alle conclusioni di Kroos e Hazard). Alla prima proiezione offensiva, però, il Valencia fa paura: Maxi Gomez lancia il contropiede per Rodrigo, che batte Courtois ma spedisce il pallone sul palo. E al 21' arriverebbe anche il gol dei Taronjes, firmato dallo stesso Rodrigo (sfruttando l'imbeccata di Soler e la deviazione sporca di Varane). Dopo una lunga consultazione, però, il Var annulla tutto per la posizione irregolare e giudicata influente di Maxi Gomez. Il Valencia si innervosisce e la partita cambia, ma non prima dell'intervallo: a tenere in piedi gli ospiti è ancora Cillessen, decisivo su Carvajal. Quindi a pochi istanti dal finale di tempo, per poco Kondogbia non confeziona la beffa, esaltando i riflessi di Courtois. Il Real imballato del primo tempo, tuttavia, sparisce dopo pochi minuti. In particolare è Benzema a dare l'impressione di un passo diverso, impressione che si rivela tutt'altro che sbagliata. Dopo un paio di buone iniziative (e l'ennesima prodezza di Cillessen, stavolta su Valverde) è proprio il centravanti francese a sciogliere l'incantesimo, portando le Merengues in vantaggio al 61': è un'azione lunga e avvolgente, con due triangoli tutti di prima Hazard-Modric e Hazard-Benzema, con quest'ultimo che deve solo infilare il pallone nell'angolino con il rasoterra di destro. A questo punto la partita sostanzialmente si chiude, e un altro intervento super di Cillessen su Modric non cambia la sostanza. Anche perché Asensio, alla prima stagionale dopo la rottura del crociato, entra in campo e dopo una manciata di secondi va in gol: ritorno da sogno per lui, che al 74' sfrutta come meglio non potrebbe la sgroppata sulla fascia di Mendy. E all'86' c'è anche il tempo per Benzema di chiudere la doppietta, con un controllo sontuoso e un mancino al volo su assist proprio dell'ispiratissimo Asensio. A tempo quasi scaduto arriva poi il rosso diretto per Lee Kangin, che scalcia da dietro Sergio Ramos. E la serata diventa definitivamente da dimenticare per il Valencia.

ALAVES-REAL SOCIEDAD 2-0
La Real Sociedad era una delle formazioni più in forma del campionato spagnolo prima dell'interruzione legata all'emergenza sanitaria, con una qualificazione alla Champions League assolutamente a portata di mano. Ora il sogno della massima competizione europea continua a resistere, ma è chiaro che qualcosa si sia rotto: in due partite giocate dopo la riapertura di campionato, peraltro contro due avversarie di metà classifica, è infatti arrivato soltanto un punticino. E se la "Erreala" rimane comunque a soli due punti dall'Atletico Madrid attualmente quarto, i segnali non sono comunque buoni. Lo dimostra la trasferta sul vicino campo dell'Alaves, in un derby tutto basco che premia i padroni di casa anche oltre ciò che il 2-0 potrebbe suggerire. E lo dimostra il fatto che solo in una circostanza in tutta la durata del match gli ospiti sono riusciti a centrare la porta avversaria. L'inizio del match sembra però favorevole alla Real Sociedad, che può rimproverare a se stessa la poca precisione: Oyarzabal, Munoz e Januzaj costruiscono infatti interessanti occasioni che non vengono sfruttate. Dall'altra parte il solo Joselu sembra tenere in piedi l'Alaves, che con il trascorrere dei minuti prende però campo. Prima dell'intervallo Lucas Perez si rende pericoloso con un'azione sulla fascia e una punizione alta sopra la traversa, ma il secondo tempo racconta un'altra partita. Dopo due occasioni su calcio da fermo, infatti, l'Alaves passa: Laguardia trova in piena area il solissimo Magallan, che di petto appoggia per Sainz liberissimo di battere a rete. Solo dopo tre minuti il Var stabilisce la regolarità del tutto, ma la reazione degli ospiti è inaspettatamente molle. L'Alaves sfiora invece il raddoppio: il palo però ferma Lucas Perez, mentre su Rioja è fondamentale Remiro. Solo a un quarto d'ora dalla fine l'incornata di Le Normand rende utile (anzi, decisiva) la presenza in campo del portiere dell'Alaves Jimenez. Nel finale entrambe le squadre restano in dieci per il secondo cartellino comminato a Zaldua della Real Sociedad e poi a Pina dell'Alaves. Ma il raddoppio arriva: lo firma in tap-in addirittura al 96' Aguirregabiria, dopo che Joselu aveva irriso in dribbling tre avversari costringendo Remiro alla parata in tuffo. Non sufficiente comunque a evitare il secondo gol dei padroni di casa.

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