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La Liga spagnola riparte dal Siviglia, che in un Estadio Sánchez-Pizjuán deserto fa suo il derby e batte per 2-0 il Betis, confermandosi terza forza del campionato. I rojiblancos dominano sin dai primi minuti, come confermato dal palo di Ocampos e le decisive parate di Robles. Nella ripresa arrivano i gol: il rigore di Ocampos al 56' e il colpo di testa di Fernando al 62' regalano i tre punti alla squadra di Lopetegui.
Un derby (anzi "El Gran Derbi", come lo chiamano in Andalusia) per riprendere a parlare di calcio in Spagna dopo tre mesi di stop forzato dalla tragedia Coronavirus. Così è Siviglia per una notte a diventare il centro del mondo, per la gran voglia di normalità per il popolo iberico ma anche per questioni di classifica: i ragazzi di Lopetegui hanno un terzo posto da confermare. E non c'è spazio per retropensieri, dato che Real Sociedad e Getafe si sono fermate a marzo solo a -1 dai rojiblancos, mentre a -2 c'è l'Atletico Madrid. Una corsa Champions che era appassionante e che deve tornare ad appassionare. E le due squadre cittadine onorano sin dai primissimi minuti la sfida del vecchio Sánchez-Pizjuán, stadio che forse non aveva mai ospitato un derby così strano in oltre sessant'anni di onorata carriera. Il Siviglia però non sembra essersi dimenticato come si gioca in queste lunghissime settimane di fermo, e si getta subito all'attacco: i primi minuti vedono i padroni di casa attaccare con grande grinta e poco ordine, ma già al 10' si registra il primo palo dopo la ripresa della Liga. Opera di Ocampos, che sgroppa sulla fascia e scarica un siluro che si stampa sul legno. Quindi è De Jong a impegnare Robles, poi Koundé è quasi perfetto con il colpo di testa: quasi, perché il pallone è di poco a lato. Un secondo colpo di testa pericolosissimo arriva su cross dalla sinistra di Munir, e stavolta è De Jong a sbagliare mira. Il Betis non riesce a reagire, anzi è Robles a salvarlo arrivando con i pugni sul tiro di Ocampos.
La partita sembra in mano al Siviglia, che però non riesce a sbloccarla: nei primi minuti della ripresa Jordan e Munir non sfruttano un pallone sporco in area, conquistato ancora da Robles, e la sensazione che possa essere una serata stregata inizia a serpeggiare. I brutti pensieri svaniscono però quando Bartra contrasta De Jong in maniera troppo energica in area: il Betis si lamenta, ma il Var conferma il rigore. E Ocampos al 56' lo trasforma. Era la scossa che serviva: al 62' arriva infatti il raddoppio, con Ocampos che prolunga con un sontuoso colpo di tacco un cross dalla destra e Fernando che coraggiosamente ci arriva di testa e deposita in rete eludendo la molle marcatura di Emerson. Finalmente gli ospiti si vedono con Borja Iglesias, che con la girata di testa spaventa Vaclik ma trova il fondo. Lopetegui, come Rubi dall'altra parte, sfrutta tutti e cinque i cambi e getta nella mischia anche Banega, Suso e Franco Vazquez (tutte vecchie conoscenze della serie A). Il Betis si affida invece, tra gli altri, a Joaquin: per due volte l'ex viola prova a riaprire il match, ma non è preciso. E il primo sorriso del calcio spagnolo, dopo i mesi più duri, è quello del Siviglia.