Al Sanchez Pizjuan la Pulce recupera i gol di Navas e Mercado. Poi segna il 3-2 con il cucchiaio e serve l'assist per il poker di Suarez. Valverde sorride: il vantaggio sulla seconda torna a 10 punti
Il Barcellona è Lionel Messi. Nel 25.esimo turno di Liga, argentino protagonista nel 4-2 al Sanchez Pizjuan di Siviglia. Prima provoca il contropiede del vantaggio andaluso con Jesus Navas (22'), poi con una mezza sforbiciata pareggia al 26'. Il Siviglia trova il 2-1 con Mercado al 42'. La Pulce ribalta la partita: prima con un destro all'incrocio al 67', poi con un cucchiaio all'85'. Infine, serve l'assist per Suarez al 93'. L'Atletico è a -10.
SIVIGLIA-BARCELLONA 2-4
È il dittatore della Liga. Con le sue giocate decide le partite e indirizza interi campionati. Lionel Messi vive un'altra giornata da atleta fuori scala, grande al punto da oscurare un Siviglia pure combattivo, ma reso piccolo al cospetto di un gigante. Tre gol (25 in Liga) e un assist per la Pulce, in un momento in cui il Barcellona ha tremendamente bisogno della sua classe. Nei blaugrana, Valverde sceglie Coutinho al posto di Dembélé, ma la grande novità è il ritorno in campo di Umtiti, a tre mesi dall'infortunio al ginocchio. Per i padroni di casa, la dichiarazione di intenti di Machin è chiara: un 4-2-3-1 con due centrali adattati sulle fasce (Wöber e Gomez), che in fase di non possesso diventa quasi una linea a sei. Difesa e contropiede, armi che Messi e compagni hanno sempre sofferto. Ed è proprio Messi al 22' a perdere palla e favorire la ripartenza letale che porta il Siviglia in vantaggio: Ben Yedder guida un tre contro due e allarga per Jesus Navas, che con un diagonale batte ter Stegen, al primo gol subito dopo tre clean sheet. La partita, per venti minuti piatta, si infiamma, e Messi non fa il pompiere. Anzi. La Pulce, almeno in maglia blaugrana, si esalta nelle difficoltà, e trova magie che valicano i confini del tifo. È il 26' quando Rakitic scodella in mezzo un pallone morbido, Messi si stacca dalla marcatura e dal limite dell'area colpisce al volo in mezza sforbiciata. Ovviamente, con il sinistro. Quasi altrettanto ovviamente, è gol all'incrocio. Allegra la marcatura di Rog, all'esordio in Liga e che deve ancora inserirsi appieno negli schemi di Machin. Nel Barcellona male Suarez, Valverde cerca ancora tracce di Coutinho: non è un caso che la fabbrica del gol blaugrana si sia inceppata, e che a febbraio prima della sfida del Sanchez Pizjuan abbia segnato solo Messi, se si esclude la rete di Malcom nel Clasico di andata in Copa del Rey. Boateng, il rinforzo del mercato di gennaio, è in tribuna per scelta tecnica. Il Siviglia, che vuole onorare la memoria dell'ex presidente Roberto Alés (ricordato tra gli applausi dello stadio prima della partita), accusa il colpo ma non rinuncia alle proprie idee. E così, quando al 42' Umtiti tiene in gioco Sarabia, Mercado è bravo a sorprendere Piqué e a scaraventare in porta l'assist del trequartista. Il Barcellona ha bisogno dell'intervallo per riordinare idee e meccanismi, sia in attacco che in difesa. Valverde toglie Semedo e un evanescente Vidal, per inserire Sergi Roberto e Dembélé. È un 4-2-4. Moduli, numeri, ma la differenza la fanno sempre i singoli. Tradotto nel linguaggio aggiornato del Barcellona, la differenza si chiama Lionel Messi. Al 67' Vaclik rinvia male e scatena la ripartenza di Rakitic e Dembélé, che fa la cosa più ovvia: darla all'argentino. Messi stoppa e mette la palla di destro all'incrocio, con la naturalezza dei fenomeni. E al 71' la Pulce sfiora il tris con un sinistro alto di pochissimo, che fa gridare al gol Valverde. Il Barcellona, ora più che mai, si identifica con Messi. È un bell'identificarsi. Un'equazione comoda. I compagni lo cercano, lui si fa trovare, e trasforma in oro tutto ciò che gli capita tra i piedi. Anche quando è il caso che lo vuole. Su tiro di Aleñá, entrato per l'abulico Coutinho, il rimpallo produce una traiettoria attratta dalla calamita dell'argentino, che conclude con un dolce scavetto per superare Vaclik. È l'85' e il Barcellona ha il match in cassaforte. Ma Messi non finisce lo show personale: al 93' stoppa una palla alta di petto e serve al volo Suarez, che ringrazia per il dono e firma il 4-2 finale con un pallonetto di esterno. La prestazione-monstre di Messi, oltre che a deliziare gli appassionati, ha una conseguenza anche pratica, sicuramente più gradita a Valverde, perché il Barcellona va a 57 punti e allunga sull'Atletico Madrid, secondo a -10. Il Siviglia resta fermo a 37 e perde il quarto posto, l'ultimo buono per la Champions, per mano del Getafe.
LE ALTRE PARTITE
Nel match delle 13, il Getafe sale in zona Champions battendo in casa 2-1 il Rayo Vallecano con le reti di Mata al 28' e Molina al 68'. In mezzo, il momentaneo pareggio di De Tomas al 58'. Non fa lo stesso l'Alaves, che comunque raggiunge il Siviglia al quinto posto con lo 0-0 casalingo contro il Celta Vigo. Per la zona Europa si fa vedere anche l'Athletic Bilbao, che al San Mamés batte 1-0 l'Eibar grazie al gol dopo soli 41" di Raul Garcia.