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I blaugrana vanno sotto, ribaltano il risultato, poi vengono raggiunti. Il 16enne diventa il più giovane del club a segnare in campionato
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Il Barcellona si ferma ancora. Dopo la sconfitta alla prima giornata contro l'Athletic Bilbao, i blaugrana, che si erano riscattati domenica travolgendo il Betis, pareggiano 2-2 a Pamplona contro l'Osasuna. Il giovane Ansu Fati, 16 anni e 304 giorni, entra nella storia come il più giovane del club ad andare a segno, ma non basta: sua la rete dell'1-1 dopo l'iniziale vantaggio di Torres, poi Arthur firma il sorpasso, ma nel finale ancora Torres, stavolta su rigore, sigla il definitivo 2-2.
Nel primo tempo si gioca solo nella metà campo del Barcellona. Vero è che mancano Messi e Suarez e in panchina ci sono Rakitic, Vidal e Arthur. Ma i campioni di Spagna avevano dimostrato contro il Betis di poter sopperire alle assenze. Il Sadar è un catino trasformato in inferno dopo sette minuti, quando Brandon guadagna la linea di fondo e mette in mezzo un pallone che Roberto Torres scaglia al volo alle spalle di Ter Stegen. La marcatura di Semedo è molto rivedibile, Valverde se ne ricorderà durante l'intervallo. È la terza volta in altrettante gare che i campioni di Spagna vanno sotto nel punteggio: non un segnale confortante, così come preoccupa l'intero primo tempo dei catalani, sempre secondi su ogni passaggio e con un Griezmann che sembra un pesce fuor d'acqua.
Nell'intervallo Valverde inserisce Ansu Fati, 16enne ala della Guinea-Bissau (con passaporto spagnolo), al posto di Semedo. Passano solo sei minuti, e la favola del ragazzo diventa realtà. Perez lavora un pallone sulla destra, lo stacco di Fati è imperioso e trova l'angolo basso alla destra di Ruben. Il gol del canterano sposta l'inerzia della partita: il Barcellona avanza il baricentro e ripropone il suo gioco, fatto di possesso palla e pressing alto. Proprio da una palla rubata in zona pericolosa nasce il vantaggio di Arthur (62'), che riceve in area e con un destro a giro indovina l'angolo. Per il brasiliano è il primo gol con il Barcellona.
L'Osasuna si riversa in attacco e impensierisce Ter Stegen con Villar. Al minuto 80 l'episodio che decide il match: Piqué non sembra aver letto il nuovo regolamento e interviene con il braccio sopra la linea delle spalle. È calcio di rigore, dal dischetto Torres trova la doppietta personale. Il Barça avrebbe potuto rimediare, se a Perez non fossero tremate le gambe tutto solo davanti a Ruben. L'Osasuna strappa il pareggio e costringe il Barcellona a soli quattro punti in tre gare di campionato: presto per parlare di crisi, ma Valverde vorrà recuperare presto Messi e Suarez. In attesa di Neymar...
GETAFE-ALAVES 1-1
La squadra di Bordalas, dopo l'insperata qualificazione in Europa League, deve ancora trovare la vittoria nella nuova Liga. Gli Azulones partono bene, andando in vantaggio al 24' con Molina, ben imbeccato da Cucurella. L'Alaves pareggia i conti al 31' con una rete che la Gialappa's Band avrebbe definito “gollonzo”: mischia furibonda in area, traversa e due salvataggi sulla linea, prima del tocco vincente di Joselu.
LEVANTE-VALLADOLID 2-0
Tra Levante e Valladolid succede tutto negli ultimissimi minuti: Granotes in vantaggio al minuto 83 con un bell'esterno destro al volo di Sergio Leon, nel terzo di recupero arriva il raddoppio di Morales in contropiede. Con questa vittoria, il Levante si porta addirittura al secondo posto dietro a Siviglia e Athletic Bilbao.
BETIS-LEGANES 2-1
Tanti gol concentrati nella ripresa anche nell'ultima partita del sabato, quella tra Betis e Leganes, uniche due squadre a secco di punti. A spuntarla sono gli andalusi, che però vanno sotto al 50' per il gol di Braithwaite. La rimonta parte al 54' con il gol di Loren (tre reti in altrettante partite) e si conclude con il sigillo di Fekir (61'), il secondo consecutivo dopo quello al Barcellona.