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SPAGNA

Liga: poker del Barcellona a Maiorca e Real Madrid a -5

Vidal apre al 2', poi Braithwaite, Jordi Alba e Messi arrotondano il risultato. Vincono anche Villarreal ed Espanyol

14 Giu 2020 - 00:16
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Il Barcellona riparte alla grande nella Liga e vince per 4-0 a Maiorca, portandosi a +5 sul Real Madrid impegnato domani. Già al 2' va a segno Arturo Vidal, quindi Braithwaite, Jordi Alba e Lionel Messi arrotondano il risultato. In zona Europa preziosissimo 1-0 del Villarreal, che batte il Celta Vigo al 91'. Si rialza l'Espanyol (2-0 sull'Alaves), il Valladolid vince 2-1 a Leganes. Dove il ricordo per le vittime del Coronavirus è toccante.

MAIORCA-BARCELLONA 0-4
Il Barcellona riparte come meglio non si potrebbe dopo lo stop del campionato spagnolo e va a prendersi una vittoria mai realmente in discussione all'Estadio de Son Moix di Palma di Maiorca. Il clima, com'è scontato che sia, è estremamente sobrio, indipendentemente dall'assenza delle tifoserie: le squadre entrano in campo separatamente, osservano un minuto di assordante silenzio in onore delle vittime del Coronavirus e la commozione è tanta, in una terra dove il peso della pandemia si è fatto sentire in tutta la sua forza. Poi si gioca, e il Barcellona ci mette davvero poco a cancellare i brutti pensieri: già al 2' arriva infatti il gol di Arturo Vidal, bravo ad anticipare di testa Sastre per correggere nel sacco un pallone scodellato dalla sinistra da Jordi Alba. Quasi subito Braithwaite sfiora il raddoppio, ma il Maiorca c'è e si rende pericoloso con Kubo. È solo una fiammata: Griezmann viene anticipato a pochi centimetri dal raddoppio, quindi è Raillo a murare Messi sulla sua botta improvvisa. Tutto in poco più di dieci minuti. I ritmi inevitabilmente calano dopo un'inizio a mille all'ora, e per poco Kubo non ne approfitta in contropiede (con Ter Stegen che per la prima volta entra in partita). Rischiato il pareggio, il Barça capisce che non c'è da scherzare e affonda: così al 37' c'è gloria per Braithwaite, che approfitta di un controllo non perfetto di Messi per mettere la sua firma sulla partita.

A cavallo dei due tempi l'ex Crotone e Sampdoria Budimir prova a rimettere il Maiorca in partita, ma in entrambi i casi gli difetta la precisione. E dopo un incredibile, breve stop per un'invasione di campo (non esattamente ciò che si aspetterebbe in una partita disputata a porte chiuse), è il Barcellona a riprendere il controllo delle operazioni. Ancora Braithwaite e poi Araujo spaventano il portiere di casa Reina (che nel primo caso ci arriva, nel secondo è aiutato dal palo). Ma dopo un tentativo di Suarez che esalta la prontezza di Reina in uscita, appare evidente che se un gol dovesse arrivare sarà il Barcellona a metterlo a segno. E il gol puntualmente arriva, segnato all'80' da un gelido Jordi Alba, mandato tutto solo verso la porta da una deliziosa scucchiaiata di Messi. Manca solo il gol di Leo, che arriva al 93': è Suarez a fintare la progressione in area, per poi servire l'argentino che tira una sassata di destro che si infila sotto la traversa (dopo una deviazione decisiva di un difensore avversario). Reina evita l'eccessiva manita a Suarez, ma il segnale è chiaro per tutti: il Barcellona ha ripreso la Liga alla sua maniera. Il Real Madrid, ora secondo a -5, è avvisato.

CELTA VIGO-VILLARREAL 0-1
Un gol a tempo scaduto per mettere sotto pressione il Valencia, costretto al pareggio nel derby di ieri contro il Levante e ora tutt'altro che sicuro di centrare la qualificazione alle prossime coppe europee. Si tratta del gol che decide la sfida di Vigo, con il Celta che cede solo al 91' contro il Villarreal e ora inizia anche a temere di essere risucchiato nelle paludi di fondo classifica. I galiziani in realtà soffrono per tutta la partita, tanto che già nel primo quarto d'ora Ruben Blanco si deve superare due volte per impedire il gol agli ospiti sulle iniziative dell'eterno Cazorla e di Iborra. Juan Garcia si costruisce due delle poche palle giocabili per il Celta, ma le spreca malamente. Dall'altra parte Paco Alcacer e l'ex napoletano Albiol vengono murati sul più bello. Rafinha spaventa il Villarreal, poi in campo diventa quasi una sinfonia gialla: Blanco è provvidenziale su Gerard Moreno, poi dice di no anche a Chukwueze che si era presentato al tiro dopo un assolo personale. Nel finale Bacca sbaglia tutto al momento della conclusione e il fortino del Celta Vigo sembra poter reggere. Al 91', però, arriva l'azione più rocambolesca del match: Bacca viene lanciato a tu per tu con Blanco che lo mura, quindi vola addirittura sul tap-in di Chukwueze ma nulla può sul terzo rimpallo che Trigueros corregge in rete. Il Villarreal può sognare, per il Celta Vigo è notte fonda.

ESPANYOL-ALAVES 2-0
Se c'era un modo per provare a dare speranza ai propri sogni di salvezza, allora l'Espanyol è partito con il piede giusto dopo la lunga sosta dovuta all'emergenza sanitaria. I catalani restano ultimi in classifica, ma raccolgono una vittoria di importanza capitale, che permette di mettere nel mirino il Celta Vigo quartultimo in classifica e distante ora soli tre punti. A perdere a Barcellona è invece l'Alaves, sostanzialmente già privo di obiettivi e serenamente piazzato in una posizione che non concede ambizioni europee né lascia spazio a timori di retrocessione. Ci si potrebbe dunque aspettare una partita dai toni agonistici inesistenti, ma così non è: nei primi venti minuti infatti gli ospiti protestano vibratamente per la mancata concessione di un rigore e poi perdono il portiere Pacheco, che senza un reale motivo esce fuori dall'area e trattiene il pallone con le mani. Tutto in discesa quindi per l'Espanyol, che però si vede per tre volte negare il meritato vantaggio dall'ottimo Roberto Jimenez (decisivo su Didac Vilà, Calleri e Embarba). Nel recupero del primo tempo è però il colpo di testa di Bernardo a rompere l'equilibrio. L'assist è di Embarba, che si ripete al 2' della ripresa lanciando nello spazio un solissimo Wu Lei che non ha problemi a depositare il pallone in rete. Non c'è più partita: l'Alaves chiuderà con il 30% di possesso, un solo tiro effettuato e 0 nello specchio della porta. Tanto che De Tomas prima e Darder poi cercano anche il tris: Jimenez dice di no, forse l'unico giocatore realmente sceso in campo con la voglia di ben figurare tra i ranghi di un Alaves troppo brutto per essere vero.

LEGANES-VALLADOLID 1-2
Chi non riesce a rispondere alla prova di forza dell'Espanyol è invece il Leganes, raggiunto dai catalani al penultimo posto in classifica a causa della sconfitta interna contro un decisamente più sereno Valladolid. I biancoblù tornano però allo stadio Municipal di Butarque in un'atmosfera da brividi: non ci sono i tifosi, ma ci sono tante maglie della squadra accompagnate da altrettanti mazzi di fiori. Sono gli abbonati che non ci sono più, sconfitti dal Coronavirus e onorati dal club facendo loro occupare i seggiolini che li avevano visti sostenere la squadra prima dello scoppio della pandemia. Una dedica da brividi. La partita, però, è messa subito al sicuro dagli ospiti, che passano al 2' grazie a Enes Unal lanciato da un erroraccio di Awaziem. Il Leganes prova a reagire, ma pecca di imprecisione e non è mai realmente pericoloso. Così nella ripresa il gol arriva, ma è quello del raddoppio del Valladolid: una sassata mancina di Alcaraz, che al 54' sfrutta un pallone che si impenna dopo essere stato svirgolato dal compagno Garcia. Solo all'84' Oscar Rodriguez accorcia il divario su rigore, dopo il fallo subito da Assale. Il Valladolid vince, ma il Leganes merita tutti gli applausi possibili.

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