I blancos cadono in casa, i Colchoneros evitano il sorpasso degli andalusi ma i blaugrana allungano col successo sul Getafe
Clamoroso al Bernabeu: il Real Madrid perde 2-0 in casa con la Real Sociedad, per i baschi decidono il rigore di Willian José (3’) e la rete di Pardo nel finale (83’). Protesta la squadra di Solari, che chiude in 10 uomini e reclama due calci di rigore. Termina 1-1 il big match di Liga, con Siviglia e Atletico Madrid che al Sanchez-Pizjuan si accontentano di un punto a testa. Gode il Barcellona, che supera il Getafe e vola a +5 su Colchoneros.
REAL MADRID-REAL SOCIEDAD 0-2
Dopo il pareggio beffa contro il Villarreal nel recupero della 17esima giornata di campionato, la sfida casalinga con la Real Sociedad rappresenta un vero e proprio test per Santiago Solari. L'argentino lascia ancora in panchina Isco nonostante l'assenza di Bale, con i giovani Vinicius Jr e Lucas Vazquez ad affiancare l'unica punta, Karim Benzema. La sfida del Santiago Bernabeu, però, si mette subito in salita per i Merengues, che vengono colpiti a freddo dopo appena due minuti di gioco. Casemiro stende in area di rigore Mikel Merino e l'arbitro Munuera non può fare altro che assegnare, giustamente, il penalty. Dagli undici metri Willian Josè non lascia scampo a Courtois con una botta centrale che si insacca sotto la traversa. Dagli spalti del Bernabeu piovono fischi sui Blancos, che sfiorano il pareggio al 10' con Benzema, la cui staffilata di prima intenzione finisce fuori di un soffio a Rulli battuto. Idee poche e confuse per il Real Madrid, che va però nuovamente vicino all'1-1 con Vinicius Jr, il cui colpo sotto trova la pronta respinta con la manona aperta di Rulli. Ed è ancora una volta il portiere argentino a strozzare in gola il grido di gioia del pubblico madridista con l'intervento decisivo sulla rasoiata da fuori del neo Pallone d'Oro Luka Modric indirizzata all'angolino. Al 35’ proteste nell’area di rigore basca, con Sergio Ramos che viene trascinato a terra sugli sviluppi di un calcio d’angolo: per il direttore di gara è tutto regolare. L'ultimo brivido del primo tempo arriva con il traversone di Lucas Vazquez che si stampa contro il palo (il 14esimo in stagione per uno sfortunato Real Madrid). 0-1 il punteggio all'intervallo per la squadra di Imanol Alguacil. Il secondo tempo si apre proprio come era cominciato il primo: fiammata in contropiede sulla sinistra della Real Sociedad con la difesa del Madrid che, in affanno, si rifugia in corner. I Blancos non ci stanno e, sul ribaltamento di fronte, collezionano tre palle gol nello spazio di pochi secondi con Varane e Vinicius Jr, che devono fare i conti con la reattività di Rulli e un pizzico di sfortuna. Alla sua prima da titolare in Liga, l'ex Flamengo prova a prendersi il Bernabeu: il brasiliano danza sulla sfera dal limite dell'area di rigore e lascia partire un destro vellutato che lambisce il palo. Al 57', Solari prova dare la scossa ai suoi: fuori Casemiro e dentro Isco per un Madrid a trazione completamente anteriore. Che resta però subito in 10 uomini: al 62' Lucas Vazquez, già ammonito, commette un fallo sciocco ai danni di Merino, che gli costa il secondo cartellino giallo. Per i Blancos è notte fonda. Sotto di un gol e in inferiorità numerica, i Merengues si buttano a capofitto in attacco: Vinicius Jr semina il panico tra la difesa basca e poi viene abbattuto da Rulli, che non tocca il pallone. Per il direttore di gara, invece, l'intervento dell'argentino è pulito: incredibile come il VAR non sia intervenuto per correggere l'evidente errore di Munuera. Il Real scopre il fianco ai contropiedi della Sociedad, che all'83' chiude i conti con il perfetto colpo di testa di Pardo. Impresa storica per i baschi, la cui ultima vittoria al Bernabeu risale al maggio 2004: da allora dieci vittorie per i Merengues e un pareggio. Con questa sconfitta la squadra di Solari resta al quinto posto in classifica.
FURIA REAL: "A CHE SERVE IL VAR SE NON SI USA?
Una sconfitta che pesa ma che lascia dietro di sè molte polemiche e la rabbia del Real soprattutto per il mancato rigore concesso per il fallo del portiere Rulli su Vinicius jr. lanciato a rete quando il risultato era ancora di 0-1: "A che serve il Var?" si è chiesto Emilio Butragueno, direttore dei rapporti istituzionali del club lamentandosi per il mancato utilizzo della moviola in campo. "Siamo sempre stati molto rispettosi verso gli arbitri e sosteniamo il Var, ma c'è qualcosa che non capiamo - ha aggiunto 'El Buitre' - non so se hanno consultato il Var, se hanno comunicato qualcosa. Dal nostro punto di vista, sembra che non sia stato consultato, insomma è successo qualcosa che non capiamo. E' un chiaro fallo di gioco, l'arbitro non ha una perfetta visione di gioco e il Var serve proprio a questo, a risolvere questo tipo di situazioni, ma oggi abbiamo avuto la sensazione che non sia stato consultato". Critico anche il tecnico Santiago Solari: "Nessuno ha capito perchè non è stato fischiato il rigore".
GETAFE-BARCELLONA 1-2
Troppo ghiotta l’occasione per non approfittarne, e così il Barcellona approfitta delle battute d’arresto delle dirette inseguitrice per inaugurare la fuga. Al Coliseum Alfonso Perez di Getafe Messi e compagni regolano non senza fatica i padroni di casa e volano a cinque lunghezze sull’Atletico Madrid, a ben dieci di vantaggio sul Real Madrid. Gara tutt’altro che semplice per Messi e compagni, che soffrono nei primi 20’ e vedono, per loro fortuna, una rete annullata a Mata per una discutibile scorrettezza ravvisata dall’arbitro. In apnea per quasi metà della prima frazione, però, alla prima sbavatura del Getafe il Barça passa: indecisione della difesa di casa con il pallone che si alza in volo fra i tentennamenti della retroguardia, Messi si inserisce fra le maglie azzurre e calcia di controbalzo; Soria si oppone ma sulla ribattuta nulla può. E’ 1-0 Barça grazie alla sedicesima perla in stagione della “Pulce”, per la quarta volta consecutiva autore del primo gol dell’anno solare per i catalani. Blaugrana che non si accontentano e al 39’ raddoppiano grazie a una magia di Luis Suarez dal limite: rimpallo in area con Vidal protagonista, girata al volo di prima intenzione dell’uruguaiano e rete meravigliosa. Il Getafe, settimo in Liga, non ci sta: al 41’ colpisce uno sfortunato palo con Arambarri su deviazione di Arthur, ma al 43’ riesce ad accorciare le distanze con Mata, che sfrutta al meglio un’eccellente sponda di Angel. Nella ripresa lo stesso Angel va vicino al pareggio al 49’, ma il suo diagonale in scivolata esce di un niente. Ancora Getafe dieci minuti dopo con un’incornata di Cabrera sulla quale Ter Stegen fa buona guardia. E’ il momento più difficile per gli ospiti e prova forse ne è il tunnel che Mata rifila a Leo Messi in una sorta di lesà maestà difficile da digerire per il fenomeno blaugrana, il quale al 75’ non sfrutta il suggerimento di Dembelè (nuovamente preferito a Coutinho) e si fa ipnotizzare da Soria. Alla lunga i padroni di casa perdono di forza propulsiva ed è anzi, ancora una volta, Messi a rendersi protagonista di una conclusione dal limite alla quale l’ex portiere del Siviglia si oppone. Il Barça riesce così a portare a casa tre punti fondamentali per la sua corsa al titolo. Aumenta il vantaggio su Atletico e Siviglia, per non parlare di quello sul Real, Messi cannoniere europeo a quota 16 marcature in Liga; insomma, un 2019 che per Valverde e i suoi non poteva iniziare meglio.
SIVIGLIA-ATLETICO MADRID 1-1
Partita che nei primi minuti è intensa ma chiusa, con le due formazioni molto attente nella fase difensiva a non lasciare spazio agli avversari: in palio c'è un importantissimo secondo posto in classifica alle spalle del Barcellona. E così i primi minuti di dominio territoriale dei Colchoneros non procurano occasioni da gol e il primo tiro della partita, opera di Mesa al 15', finisce larghissimo sul fondo.Poi, a partire dal 27', la partita si infiamma: è il minuto in cui Griezmann sfrutta il velo di Lemar, raccoglie un assist di Correa e trova la girata di sinistro che impegna Vaclik. Al 30' è la volta del Siviglia di mangiarsi le mani, quando un colpo di testa di Escudero termina alto. Ma i padroni di casa insistono e, alla fine, fanno male: al 36' André Silva spaventa l'Atletico quando riceve palla, converge dalla sinistra e dopo un assolo personale colpisce il palo. Trascorre appena un minuto e gli andalusi si portano in vantaggio con Ben Yedder: azione sulla destra, cross al centro con l'Atletico che questa volta non riesce a liberare l'area, il pallone resta lì e l'attaccante franco-tunisino non si fa pregare, trovando la rasoiata di sinistro che vale l'1-0. Ma il primo tempo non è ancora finito: al 39' Oblak mura lo stesso Ben Yedder su un tentativo di pallonetto, pochi secondi dopo dall'altra parte è Griezmann a chiamare alla parata Vaclik con un tiro troppo debole. A trenta secondi dall'intervallo, poi, lo stesso Griezmann timbra l'1-1, con uno splendido sinistro su punizione che supera la barriera e non lascia scampo al portiere avversario. Erano 447 minuti che il Siviglia non subiva gol al Sanchez-Pizjuan. La ripresa si apre come si era chiuso il primo tempo: con i botti. Dopo pochi secondi Saul impegna Vaclik con un bel rasoterra, al 53' è invece Sarabia a cercare il raddoppio del Siviglia dopo un'azione avvolgente degli andalusi: Oblak blocca il suo tiro. La partita quindi cala di intensità e solo a 20 minuti dal termine si rivede un tiro realmente pericoloso: è opera ancora una volta di Ben Yedder, la cui mira è però imprecisa. All'80' arriva quindi una conclusione di Griezmann da posizione impossibile e con la Trivela: esterno della rete. Sarebbe stato forse troppo perfino per lui. Gli ultimissimi minuti vedono poi un altro tentativo di Griezmann e una prodezza di Oblak sulla bomba di sinistro di Gnagnon: il volo del numero 1 dell'Atletico Madrid, a conti fatti, vale il secondo posto conservato dai Colchoneros, che restano a +2 in classifica sul Siviglia.