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Liga: il Real Madrid torna capolista, l'Atletico Madrid si rialza ed è secondo

I Blancos sfruttano il pari dell'Athletic e si prendono la vetta battendo per 2-0 l'Osasuna. Stesso risultato per i Colchoneros a Maiorca

25 Set 2019 - 23:35

Il Real Madrid batte per 2-0 l'Osasuna e torna in testa alla Liga spagnola. Al Bernabeu sono decisive le reti di Vinicius al 36' e Rodrygo al 72'. I Blancos sono ora inseguiti dall'Atletico Madrid, che a sua volta vince per 2-0 sul campo del Maiorca: in gol Diego Costa al 28' e Joao Felix al 65'. Follia Morata: entra in campo e in meno di 10 minuti viene espulso. Solo 1-1 per l'Athletic Club di Bilbao a Leganes: i baschi perdono la vetta.

Quando un Real Madrid nemmeno del tutto convincente si ritrova in testa alla Liga e vince una partita non facile grazie a due giovanissime stelline come Vinicius e Rodrygo, allora è chiaro che anche il cielo sembra sorridere alle Merengues, e volerle aiutare in un processo di rinnovamento che potrebbe rivelarsi più rapido del previsto. Al Santiago Bernabeu finisce 2-0 e a cadere è l'Osasuna, reduce da quattro pareggi di fila e soprattutto ancora imbattuta quest'anno in campionato (sintomo di un'avversaria non certo di comodo per Zidane e i suoi uomini). I navarros tengono bene il campo e soprattutto non concedono respiro al Real Madrid, attaccando gli uomini in Blanco in casa loro senza alcun timore reverenziale. E così solo al 19' arriva la prima vera occasione per i padroni di casa, malamente sciupata da Jovic. E proprio quando l'Osasuna sembra sul punto di rendersi pericoloso, al 36' ecco che Vinicius riceve palla da Kroos, se l'aggiusta di sinistro e poi con il destro la deposita nel sette. La partita è ormai ben indirizzata per il Real Madrid, che nemmeno si scompone troppo quando il Var al 60' annulla il raddoppio a Jovic. Al 72' è infatti Rodrygo ad andare in gol: il diciottenne brasiliano, in campo da pochi secondi, raccoglie un pallone in campo aperto sulla fascia sinistra, poi si accentra e dopo un lungo assolo tutto di destro fulmina Ruben. Un gol che è un vero gioiellino e che (controllo iniziale a parte) può rievocare il primo storico gol che Cassano, ai tempi del Bari, realizzò contro l'Inter. Dopo questa mazzata l'Osasuna prova anche timidamente a reagire, ma chi sfiora un altro gol è il Real Madrid. Che ora che ha fatto ritorno in vetta alla Liga può tirare un sospirone e godersi la crescita delle sue stelline del futuro.

Chi riprende la sua corsa nella Liga è anche l'Atletico Madrid che, dopo aver raccolto un solo punto in due partite, torna a vincere e si mette subito all'inseguimento dei cugini del Real Madrid. I Colchoneros vincono per 2-0 sul campo di un Maiorca che ora deve seriamente iniziare a preoccuparsi in ottica salvezza (di sei partite giocate in campionato ne ha già perse ben quattro). Che l'Atleti punti sin da subito a mettersi alle spalle le recenti delusioni lo dimostra il suo inizio di partita: già nei primi cinque minuti arrivano due nitide occasioni da rete, che però Diego Costa e Saul non riescono a sfruttare. Sono gli ospiti a continuare a fare la partita, con il Maiorca che fatica a chiudersi e soprattutto sbatte sistematicamente sul muro rojiblanco quando prova a ribaltare il fronte. Così, dopo un erroraccio di Lumor che porta Vitolo al tiro (con pallone altissimo sopra la traversa) e un'altra occasione targata Joao Felix, arriva il vantaggio dell'Atletico Madrid: è il colpo di testa di Diego Costa su cross di Koke dalla destra a sbloccare il punteggio al 28'. Prima dell'intervallo c'è anche il tempo per un rigore prima concesso all'Atleti per un braccio di Sastre in area e poi revocato dal Var (anche Joao Felix aveva controllato in maniera irregolare il pallone), quindi gli ospiti centrano anche un palo con Arias. Sembra insomma tutto facile per la squadra di Simeone, ma la ripresa si apre con un altro palo che stavolta è targato Maiorca: lo centra il giapponese Kubo dopo un ottimo servizio di Rodriguez. L'Atletico Madrid capisce che è il momento di chiudere la partita e lo fa al 65' nella maniera più rocambolesca: sugli sviluppi di un calcio da fermo, infatti, Joao Felix stoppa il pallone spalle alla porta e poi lo tira addosso a Budimir, il rimpallo beffardo termina sul palo e poi in rete. Il punteggio non cambia più, anche se l'Atletico Madrid rimane in dieci a causa di una doppia follia di Morata: in campo dal 69', l'ex Juventus rimedia due cartellini gialli in rapida successione dopo altrettante discussioni con Xisco Campos e Sevilla. La sua partita dura meno di dieci minuti e questa espulsione gli farà oltretutto perdere il derby contro il suo vecchio Real Madrid.

Passo falso invece per l'Athletic Club di Bilbao sul campo del Leganes, che nonostante l'1-1 finale rimane ultimo in classifica. I baschi giocano sottoritmo, tanto che le migliori occasioni del primo tempo sono per il Leganes. Al 59' invece arriva un rigore per un intervento scomposto di Bustinza su Muniain: Raul Garcia trasforma. Il vantaggio però dura poco, dato che la perfetta punizione di Oscar vale il pareggio già al 61'. L'Athletic fa ben poco per cercare la vittoria e il Var gli nega anche un rigore dopo aver verificato un presunto controllo con il braccio di Awaziem in area. Finisce così, e certamente a Bilbao la consapevolezza di aver gettato al vento una grossa occasione sarà palpabile.

Serata piena di rimpianti anche per il Valencia, che rimane invischiato nelle paludi di centroclassifica dopo aver pareggiato incredibilmente per 3-3 in casa contro il Getafe: dopo il gol lampo di Jaime Mata per gli ospiti, i padroni di casa segnano infatti ben tre gol in appena 9 minuti nel corso del primo tempo (doppietta di Maximiliano Gomez, che va a segno al 30' e al 34', quindi Lee Kangin triplica al 39'), ma non riescono a resistere al ritorno dei madrileni nella ripresa. Al 66' arriva infatti il gol di Jason, al 69' quello di Angel. E a tempo scaduto solo il Var evita la beffa di un ulteriore gol di Angel, quello che avrebbe regalato la vittoria al Getafe.

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