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LO SCENARIO

Ancelotti sempre più lontano da Madrid, c'è l'ombra di Xabi Alonso. La suggestione di un ritorno in Serie A

Le due sconfitte consecutive con Valencia e Arsenal complicano il futuro di chi ha riportato in alto il Real

10 Apr 2025 - 09:53
 © Getty Images

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Si sa come vanno certe cose ma si sa anche che possono cambiare nel giro di pochi giorni. E' la storia di chi allena il Real. Non ha altre vie d'uscita che vincere, continuare a vincere, alzare trofei a getto continuo. Anche se lo ha fatto tante volte, non c'è pietà. Deve rifarlo, ancora e ancora. La gratitudine non fa parte delle qualità di Florentino Perez. E così Carlo Ancelotti, tre Champions League conquistate alla guida dei blancos, sarà costretto a salutare Madrid se chiuderà la stagione a mani vuote. Attenzione però. Nel caso in cui dovesse rialzarsi nella Liga (d'altra parte il Barça è distante solo quattro punti) e facesse la remuntada contro l'Arsenal al ritorno (difficile ma non impossibile, come ha detto lui, visto che i Gunners non hanno lo stesso rendimento e impatto fuori casa e il Bernabeu non è lo scenario migliore per chi ha certe mancanze...), Carletto potrebbe restare al suo posto tra ovazioni e musica.

Il calcio, si sa, è così. Dalle parti di Plaza de Cibeles le cose possono cambiare in un momento. Poi non si può certo dire che manchino gli elementi per cercare di ribaltare la situazione. In Spagna, comunque, lo vedono già partente, anche perché in certi momenti della partita dell'Emirates non sembrava che i calciatori del Real gli prestassero particolare attenzione. Pensando al peggio, Florentino si è già premunito valutando ulteriori candidature. Il nome caldo è sempre quello di Xabi Alonso, ex della Real Casa e artefice del miracolo Leverkusen. Ha già rimandato il momento del suo approdo a Madrid ma, questa volta, ci andrebbe senza farsi troppi problemi. Piace anche Iraola, che sta facendo benissimo in Premier alla guida del Bournemouth ma che viene molto dopo l'allenatore del Bayer nella considerazione generale. 

Inevitabile, poi, sempre nel caso di un addio di Ancelotti, pensare al futuro di uno dei tecnici più vincenti della storia del calcio, detentore del record di Champions sollevate al cielo e di campionati vinti nei maggiori Paesi europei. Si sa che piace tanto al Brasile, che sarebbe un bellissimo coronamento della carriera, ma che trova ostacoli interni di chi non concepisce la Seleçao guidata da uno straniero. Così resta in piedi anche la suggestione romantica, quella di un ritorno in Serie A alla guida dei club in cui ha giocato e ha tanto amato: Roma o Milan. Entrambe a caccia di un allenatore e felici di pensarlo sulla loro panchina. E' chiaro che queste siano scelte fatte più con il cuore di chi si è tolto ogni sfizio in giro per l'Europa e, proprio per questo, potrebbe decidere di ridimensionarsi, economicamente e come prestigio, passando dal Real a due realtà al momento non proprio ai massimi livelli nazionali e internazionali. Ma si sa, l'amore smuove le montagne. Magari può farlo anche con le panchine... 

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