Alla vigilia della finale dubbi anche sulla presenza in campo dei Blancos sabato contro il Barça: "La Federazione e gli arbitri prendano provvedimenti". Poi la retromarcia
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Clamorosa presa di posizione del Real Madrid alla vigilia della finale di Copa del Rey contro il Barcellona, a Siviglia. Per protestare contro le dichiarazioni dell'arbitro dell'incontro, che ha parlato di pressioni indebite da parte della Real Madrid Tv, il club di Florentino Perez ha disertato la conferenza stampa pre-gara e ha annunciato che non avrebbe svolto né l'allenamento previsto sul campo dove domani è in programma la partita né avrebbe partecipato alla cena ufficiale in programma venerdì sera.
Una durissima presa di posizione che ha innescato un interrogativo molto più importante. I media spagnoli si sono infatti chiesti se i Blancos si sarebbero presentati sabato sera in campo contro il Barcellona. Dopo il clamore suscitato dal caso, il Real si aspettava che la Federazione facesse un passo indietro, cambiando la terna arbitrale, ma la designazione è stata confermata e il dubbio era lecito. Poi, però, è arrivato un nuovo comunicato del Real, che ha allontanato l'ipotesi di non presentarsi in campo.
IL NUOVO COMUNICATO DEL REAL MADRID
"Alla luce delle indiscrezioni emerse nelle ultime ore, il Real Madrid CF comunica che la nostra squadra non ha mai preso in considerazione l'idea di ritirarsi dalla finale di domani. Il nostro club comprende che le dichiarazioni infelici e inappropriate rilasciate dagli arbitri designati per questa partita, 24 ore prima della finale, non possono macchiare un evento sportivo di importanza mondiale che sarà seguito da centinaia di milioni di persone, e per rispetto di tutti i tifosi che hanno in programma di recarsi a Siviglia, e di tutti coloro che si trovano già nel capoluogo andaluso. Il Real Madrid ritiene che i valori del calcio debbano prevalere, nonostante l'ostilità e l'animosità manifestate ancora una volta oggi nei confronti del nostro club dagli arbitri designati per la finale", l'ultima nota.
IL PRIMO COMUNICATO DEL REAL MADRID
"Il Real Madrid CF ritiene inaccettabili le dichiarazioni pubbliche rilasciate oggi dagli arbitri designati per la finale della Copa del Rey, in programma domani, 26 aprile 2025. Queste proteste, che sorprendentemente hanno focalizzato l'attenzione sui video di un organo di stampa protetto dalla libertà di espressione come Real Madrid TV, realizzati deliberatamente 24 ore prima contro uno dei partecipanti alla finale, dimostrano, ancora una volta, la chiara e manifesta animosità e ostilità di questi arbitri nei confronti del Real Madrid. Dichiarazioni ancora più sorprendenti, in tono minaccioso e allusive all'unità degli arbitri, sono state utilizzate per annunciare presunte misure o azioni ben lontane dai principi di correttezza, obiettività e imparzialità che dovrebbero prevalere poche ore prima di un evento calcistico che cattura l'attenzione di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Considerata la gravità dell'accaduto, il Real Madrid auspica che i responsabili della RFEF e dell'organismo arbitrale agiscano di conseguenza, adottando le misure necessarie per difendere il prestigio delle istituzioni che rappresentano", la nota del club.
LA RISPOSTA DELLA LEGA: "PEREZ MINACCIA"
Il presidente della Liga, Javier Tebas, ha risposto con durezza alla presa di posizione del Real Madrid. “Questo non è calcio, è una lotta di potere. Non gli piace Tebas perché non fa ciò che vuole lui. Non gli piace Ceferin perché non fa ciò che vuole lui. Non gli piace Louzan (il presidente della federazione, ndr.) perché non fa ciò che vuole lui. Non gli piacciono i giornalisti della tv perché non dicono ciò che vuole lui. Non vuole che si avanzi con la riforma arbitrale perché non è quella che vuole lui. E ora, dopo le dichiarazioni degli arbitri, stanchi dell’assedio costante da parte di Real Madrid TV, risponde come sa: sospende la conferenza stampa. Cancella l’allenamento alla Cartuja. Disprezza gli eventi ufficiali della finale di Coppa. Fa filtrare che domani non si presenteranno alla finale della Coppa. Che sensibilità la sua. Non protesta, fa pressione. Non si lamenta, minaccia. Non discrepa, punisce. Non vuole migliorare il calcio, vuole il suo calcio. E la cosa più grave non è che ci provi. La cosa grave è che tanti permettano questa cosa, lo consentano e lo aiutino”, ha scritto sui suoi canali social.
BARCELLONA, FLICK: "GLI ARBITRI VANNO RISPETTATI"
"Per me è solo sport, è solo calcio". Così l'allenatore del Barcellona Hansi Flick ha espresso la sua opinione riferendosi all'arbitro basco che è scoppiato a piangere alla vigilia della finale di Coppa del Re contro il Real Madrid. "Dobbiamo proteggere tutti durante la partita. Abbiamo bisogno degli arbitri, e dobbiamo prenderci cura di loro e stare attenti. Non prendersi cura di loro non è fair play, non li si rispetta", ha aggiunto l'allenatore tedesco in conferenza stampa.
Flick ha chiesto alla sua squadra di divertirsi. "È una finale, contro il Real Madrid, lo stadio è meraviglioso... Dobbiamo divertirci, lotteremo per questo - ha spiegato -. Abbiamo iniziato questo percorso all'inizio della stagione cercando di vincere titoli, e abbiamo l'opportunità di farlo in tre. Sappiamo che è difficile, perché è il Real Madrid".
Riguardo al loro presunto status di favoriti, ha aggiunto: "Dobbiamo goderci la finale; abbiamo una squadra giovane. Sarà una grande esperienza per un gruppo giovane. Non ci sono favoriti in finale. Vogliamo lottare per il titolo". Riguardo a Ferran Torres, senza confermare né smentire la sua presenza, ha osservato che "ha giocato un ottimo ruolo alla Coppa, dimostrando sempre quanto sia bravo. Lewandowski non può giocare, e Ferran sa anche come giocare in quel ruolo. I suoi compagni devono adattarsi al fatto che c'è un altro giocatore lì, con un livello di forza diverso. Sono contento di averlo".